L'articolo studia una delle 7 grandi carte manoscritte d'Italia del XV secolo a noi pervenute, l'anonima British Library Cotton roll XIII 44. Questa si presenta, così come le altre del genere, come carta dell'Italia contemporanea, senza riferimenti ala geografia classica. Grafica e livello di rappresentazione delle diverse aree dimostrano che si tratta di un prodotto dell'Italia settentrionale, con ogni probabilità veneziano, di alta qualità tecnica e lussuosamente decorato. La carta è incorniciata da un testo latino in cui si riconosce una sintesi modificata del trattato inedito noto come De origine urbium Italiae (1391?), di cui si conoscono numerosi manoscritti quattrocenteschi. L'origine delle città italiane è narrata secondo la tradizione municipale trecentesca, che inserisce la storia classica nel ben più lungo percorso della storia biblica, e fa risalire la fondazione delle città italiane ai figli di Adamo. Nella sintesi che incornicia la carta sono inseriti passi descrittivi derivati da Plinio il vecchio e dalla Geografia di Tolomeo. I contemuti del testo permettono di datare la carta che esso accompagna ai primi decenni del XV secolo, di confermarne l'origine veneziana, e di accertare la funzione di propaganda politica rivestita dalla carta, che sembra essere stata in possesso dei re d'Inghilterra già all'inizio del XVI secolo, forse come dono della Repubblica di Venezia.

Antico e moderno nella cartografia umanistica: le grandi carte d’Italia nel Quattrocento

MILANESI, MARICA
2009-01-01

Abstract

L'articolo studia una delle 7 grandi carte manoscritte d'Italia del XV secolo a noi pervenute, l'anonima British Library Cotton roll XIII 44. Questa si presenta, così come le altre del genere, come carta dell'Italia contemporanea, senza riferimenti ala geografia classica. Grafica e livello di rappresentazione delle diverse aree dimostrano che si tratta di un prodotto dell'Italia settentrionale, con ogni probabilità veneziano, di alta qualità tecnica e lussuosamente decorato. La carta è incorniciata da un testo latino in cui si riconosce una sintesi modificata del trattato inedito noto come De origine urbium Italiae (1391?), di cui si conoscono numerosi manoscritti quattrocenteschi. L'origine delle città italiane è narrata secondo la tradizione municipale trecentesca, che inserisce la storia classica nel ben più lungo percorso della storia biblica, e fa risalire la fondazione delle città italiane ai figli di Adamo. Nella sintesi che incornicia la carta sono inseriti passi descrittivi derivati da Plinio il vecchio e dalla Geografia di Tolomeo. I contemuti del testo permettono di datare la carta che esso accompagna ai primi decenni del XV secolo, di confermarne l'origine veneziana, e di accertare la funzione di propaganda politica rivestita dalla carta, che sembra essere stata in possesso dei re d'Inghilterra già all'inizio del XVI secolo, forse come dono della Repubblica di Venezia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/111864
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