Il saggio esamina criticamente il perdurare dell’indistinzione tra regolamento e provvedimento amministrativo, nonostante i tentativi di razionalizzazione della potestà normativa compiuti dall’art. 17 della legge n. 400/88 e dall’art. 117, comma 6 della Costituzione novellata nel 2001. L’attenzione è rivolta soprattutto al proliferare di leggi incomplete che rimettono a « decreti di natura non regolamentare » il compito di dettare la disciplina effettiva delle materie indicate. L’analisi della casistica dimostra che la giurisprudenza costituzionale e amministrativa non accetta il nominalismo del legislatore, ritenendo che gli atti sostanzialmente normativi debbano rivestire necessariamente la forma di regolamenti, pena la negazione della loro innovatività e della loro attitudine a fungere da regola di giudizio. L’Autore sottolinea però come quello giurisprudenziale sia un argine debole di fronte alla generalizzata strumentalizzazione delle norme alle esigenze di governo, e sostiene che l’epoca attuale affidi alla scienza il compito di recuperare il senso autentico della normatività.

Fuga dal regolamento e confini della normatività nel diritto amministrativo

TONOLETTI, BRUNO EMILIO
2015-01-01

Abstract

Il saggio esamina criticamente il perdurare dell’indistinzione tra regolamento e provvedimento amministrativo, nonostante i tentativi di razionalizzazione della potestà normativa compiuti dall’art. 17 della legge n. 400/88 e dall’art. 117, comma 6 della Costituzione novellata nel 2001. L’attenzione è rivolta soprattutto al proliferare di leggi incomplete che rimettono a « decreti di natura non regolamentare » il compito di dettare la disciplina effettiva delle materie indicate. L’analisi della casistica dimostra che la giurisprudenza costituzionale e amministrativa non accetta il nominalismo del legislatore, ritenendo che gli atti sostanzialmente normativi debbano rivestire necessariamente la forma di regolamenti, pena la negazione della loro innovatività e della loro attitudine a fungere da regola di giudizio. L’Autore sottolinea però come quello giurisprudenziale sia un argine debole di fronte alla generalizzata strumentalizzazione delle norme alle esigenze di governo, e sostiene che l’epoca attuale affidi alla scienza il compito di recuperare il senso autentico della normatività.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1153582
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