È stata recentemente descritta in Letteratura una dermatosi caratterizzata da chiazze leggermente atrofiche, localizzate agli arti superiori, che risolvono spontaneamente, senza esiti cicatriziali, nell’arco di qualche mese. Secondo questi Autori giapponesi, tali lesioni rappresenterebbero una nuova variante di morfea, conosciuta sotto l’acronimo di SALA (“Self involuting Atrophoderma of the Lateral-upper Arm”). Descriviamo il caso di una paziente di 40 anni, che da qualche mese presentava una chiazza leggermente atrofica, di circa 10 cm di diametro, localizzata al braccio sinistro ed una seconda lesione non atrofica di colore brunastro alla coscia destra. La paziente non presentava altre lesioni cutanee. L’anamnesi patologica remota dermatologica e familiare erano negative. Abbiamo eseguito una biopsia cutanea per esame istologico. Il quadro istopatologico era caratterizzato dalla presenza di uno scarso, se non assente infiltrato infiammatorio linfocitario, e da lieve ispessimento delle fibre collagene nel derma superficiale. L’epidermide presentava modesta atrofia. Dopo 4 mesi dalla prima osservazione, le lesioni erano scomparse. Nel 1999 McNiff et al. descrissero 6 casi di morfea con alterazioni istologiche limitate al derma superficiale e caratterizzate solo da ispessimento dei fasci di fibre collagene. Si trattava di una variante rara di morfea clinicamente caratterizzata da uno scarso indurimento cutaneo. Una revisione critica della Letteratura ci ha portato alla conclusione che questa «nuova» entità SALA sia assimilabile ad una morfea superficiale a risoluzione spontanea.

Atrofodermia autorisolvente degli arti superiori: un nome nuovo per una vecchia malattia?

BORRONI, GIOVANNI;Brazzelli V;
2002-01-01

Abstract

È stata recentemente descritta in Letteratura una dermatosi caratterizzata da chiazze leggermente atrofiche, localizzate agli arti superiori, che risolvono spontaneamente, senza esiti cicatriziali, nell’arco di qualche mese. Secondo questi Autori giapponesi, tali lesioni rappresenterebbero una nuova variante di morfea, conosciuta sotto l’acronimo di SALA (“Self involuting Atrophoderma of the Lateral-upper Arm”). Descriviamo il caso di una paziente di 40 anni, che da qualche mese presentava una chiazza leggermente atrofica, di circa 10 cm di diametro, localizzata al braccio sinistro ed una seconda lesione non atrofica di colore brunastro alla coscia destra. La paziente non presentava altre lesioni cutanee. L’anamnesi patologica remota dermatologica e familiare erano negative. Abbiamo eseguito una biopsia cutanea per esame istologico. Il quadro istopatologico era caratterizzato dalla presenza di uno scarso, se non assente infiltrato infiammatorio linfocitario, e da lieve ispessimento delle fibre collagene nel derma superficiale. L’epidermide presentava modesta atrofia. Dopo 4 mesi dalla prima osservazione, le lesioni erano scomparse. Nel 1999 McNiff et al. descrissero 6 casi di morfea con alterazioni istologiche limitate al derma superficiale e caratterizzate solo da ispessimento dei fasci di fibre collagene. Si trattava di una variante rara di morfea clinicamente caratterizzata da uno scarso indurimento cutaneo. Una revisione critica della Letteratura ci ha portato alla conclusione che questa «nuova» entità SALA sia assimilabile ad una morfea superficiale a risoluzione spontanea.
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