Il presente lavoro si inquadra in una più ampia ricerca relativa allo studio del palazzo Niccolini, posto in via dei Servi a Firenze, il complesso che è attualmente occupato dagli uffici dell'Autorità di bacino e al Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Toscana. Il palazzo offre al visitatore numerosi elementi di notevole interesse soprattutto per quanto riguarda la parte che si presenta attualmente nell'aspetto tardo-rinascimentale, la bella facciata coronata dalla grande loggia su via dei Servi e l'elegante cortile interno. Meno noti sono invece gli aspetti relativi alla parte sei-settecentesca del palazzo che si trova sul retro del fabbricato principale arricchita da un grande loggiato a sette campate che si sviluppa su due ordini. Le numerose manomissioni dovute alle alterne vicende storiche del palazzo che fu trasformato da grande residenza signorile a casa del fascio, nella prima metà del 900, e successivamente in uffici amministrativi, lasciano tuttavia trasparire ancora l'importanza della grande costruzione. La principale “vittima” di tali cambiamenti sono stati senz'altro i due giardini, dei quali quello grande è stato trasformato in parcheggio e deposito, e quello piccolo, che una volta era un prezioso “orto concluso”, è diventato un semplice cortile in parte occupato da un nuovo edificio. Per lo studio del palazzo è stato deciso di realizzare un nuovo rilievo che ha riguardato sia gli ambienti interni che gli esterni utilizzando in particolare strumenti a scansione laser per ottenere un migliore controllo dei dati dimensionali e del ricco apparato decorativo del complesso costituito sia da importanti membrature architettoniche in pietra sia da apparati decorativi delle superfici intonacate della facciata principale e delle principali sale interne. In particolare in questo contributo sono raccolti gli aspetti relativi alla ricostruzione delle interessanti relazioni che sono emerse tra l'originaria disposizione dei giardini e lo sviluppo dell'architettura del palazzo in considerazione anche degli apparti delle decorazioni pittoriche interne ed esterne che, oggi in buona parte perdute, costituivano elementi che conferivano un aspetto fortemente unitario al complesso.

Palazzo Niccolini a Firenze: giardini e architetture illusorie oggi perdute che adornavano il palazzo

PICCHIO, FRANCESCA
2014-01-01

Abstract

Il presente lavoro si inquadra in una più ampia ricerca relativa allo studio del palazzo Niccolini, posto in via dei Servi a Firenze, il complesso che è attualmente occupato dagli uffici dell'Autorità di bacino e al Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Toscana. Il palazzo offre al visitatore numerosi elementi di notevole interesse soprattutto per quanto riguarda la parte che si presenta attualmente nell'aspetto tardo-rinascimentale, la bella facciata coronata dalla grande loggia su via dei Servi e l'elegante cortile interno. Meno noti sono invece gli aspetti relativi alla parte sei-settecentesca del palazzo che si trova sul retro del fabbricato principale arricchita da un grande loggiato a sette campate che si sviluppa su due ordini. Le numerose manomissioni dovute alle alterne vicende storiche del palazzo che fu trasformato da grande residenza signorile a casa del fascio, nella prima metà del 900, e successivamente in uffici amministrativi, lasciano tuttavia trasparire ancora l'importanza della grande costruzione. La principale “vittima” di tali cambiamenti sono stati senz'altro i due giardini, dei quali quello grande è stato trasformato in parcheggio e deposito, e quello piccolo, che una volta era un prezioso “orto concluso”, è diventato un semplice cortile in parte occupato da un nuovo edificio. Per lo studio del palazzo è stato deciso di realizzare un nuovo rilievo che ha riguardato sia gli ambienti interni che gli esterni utilizzando in particolare strumenti a scansione laser per ottenere un migliore controllo dei dati dimensionali e del ricco apparato decorativo del complesso costituito sia da importanti membrature architettoniche in pietra sia da apparati decorativi delle superfici intonacate della facciata principale e delle principali sale interne. In particolare in questo contributo sono raccolti gli aspetti relativi alla ricostruzione delle interessanti relazioni che sono emerse tra l'originaria disposizione dei giardini e lo sviluppo dell'architettura del palazzo in considerazione anche degli apparti delle decorazioni pittoriche interne ed esterne che, oggi in buona parte perdute, costituivano elementi che conferivano un aspetto fortemente unitario al complesso.
2014
Reuso
978-88-6055-829-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1185792
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