Una replicazione dal vivo dell’esperimento che Léon Foucault, fisico francese dell’Ottocento, realizzò nel 1850 per decidere tra la natura ondulatoria o corpuscolare della luce in base alla differente velocità con cui essa si propaga in aria e in acqua. Trovato il modo di misurare la velocità della luce su distanze di pochi metri – un risultato in sé straordinario – Foucault eseguì l'experimentum crucis che, secondo le concezioni dell’epoca, poteva decidere in modo incontrovertibile tra la rappresentazione corpuscolare della luce e quella ondulatoria. L’esperimento confrontava le previsioni opposte che le due teorie facevano sulla velocità della luce in aria e in un mezzo che, come l’acqua, è più rifrangente dell’aria. Le misurazioni indicavano che la propagazione luminosa era più lenta nell’acqua rispetto all’aria e ciò decise, allora, “crucialmente” a favore della concezione ondulatoria e contro quella corpuscolare della luce. Inquadrato nel contesto storico ed epistemologico dell’epoca, l’esperimento di Foucault viene riproposto sfruttando in modo non convenzionale tecnologie ottiche, elettroniche e informatiche destinate ad altri impieghi, consentendo al pubblico di rivivere l’entusiasmante avventura scientifica di cui lo scienziato fu protagonista.

I segni della luce: l'esperimento "cruciale" di Foucault

FREGONESE, LUCIO
;
GALLI, MATTEO
2016-01-01

Abstract

Una replicazione dal vivo dell’esperimento che Léon Foucault, fisico francese dell’Ottocento, realizzò nel 1850 per decidere tra la natura ondulatoria o corpuscolare della luce in base alla differente velocità con cui essa si propaga in aria e in acqua. Trovato il modo di misurare la velocità della luce su distanze di pochi metri – un risultato in sé straordinario – Foucault eseguì l'experimentum crucis che, secondo le concezioni dell’epoca, poteva decidere in modo incontrovertibile tra la rappresentazione corpuscolare della luce e quella ondulatoria. L’esperimento confrontava le previsioni opposte che le due teorie facevano sulla velocità della luce in aria e in un mezzo che, come l’acqua, è più rifrangente dell’aria. Le misurazioni indicavano che la propagazione luminosa era più lenta nell’acqua rispetto all’aria e ciò decise, allora, “crucialmente” a favore della concezione ondulatoria e contro quella corpuscolare della luce. Inquadrato nel contesto storico ed epistemologico dell’epoca, l’esperimento di Foucault viene riproposto sfruttando in modo non convenzionale tecnologie ottiche, elettroniche e informatiche destinate ad altri impieghi, consentendo al pubblico di rivivere l’entusiasmante avventura scientifica di cui lo scienziato fu protagonista.
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