Nel Permiano delle Alpi Meridionali italiane si riconoscono con evidenza due maggiori cicli tettono-sedimentari. Tra il Lago Maggiore e le Dolomiti occidentali, il ciclo inferiore (1) comprende depositi vulcanici, a chimismo per lo più da acido ad intermedio, e depositi fluvio-lacustri (come le Formazioni di Collio e di Tregiovo, i Conglomerati del Dosso dei Galli e del Ponteranica, ecc.), che riempiono bacini intramontuosi separati da alti strutturali di natura metamorfica e/o magmatica. Lo spessore di questi depositi permiani varia da 0 a circa 2000 m. Il ciclo superiore (2) include i prodotti detritici d’origine fluviale, rossastri, del Verrucano Lombardo e delle Arenarie di Val Gardena, che ad est della Val d’Adige sono ricoperti dalle sequenze evaporitiche e di mare basso della Formazione a Bellerophon. Questo secondo ciclo è più ampiamente rappresentato del primo, anche se il suo spessore è minore (al massimo 800 m). Il limite tra i due cicli è segnato da una discordanza angolare e da una lacuna di sedimentazione, ben documentate da superfici d’erosione e da paleosuoli. Le ricerche paleontologiche e radiometriche sulle rocce del ciclo inferiore hanno dato un’età generalmente riferibile al Permiano Inferiore (Cisuraliano), mentre Il ciclo superiore è di norma assegnato al tardo Permiano (Lopingiano). A conclusione del lavoro sono messi in risalto alcuni aspetti litologico-stratigrafici della tipica Formazione di Tregiovo in alta Val-di-Non (Trentino), di cui è proposta un’età tardo artinskiana - kunguriana, basandosi soprattutto sulle datazioni radiometriche delle vulcaniti che la delimitano stratigraficamente.
I DEPOSITI PERMIANI DELLE ALPI MERIDIONALI ITALIANE, CON PARTICOLARE RIGUARDO AL BACINO DI TREGIOVO IN ALTA VAL DI NON (TRENTINO)
Giuseppe Cassinis;Cesare Perotti
2017-01-01
Abstract
Nel Permiano delle Alpi Meridionali italiane si riconoscono con evidenza due maggiori cicli tettono-sedimentari. Tra il Lago Maggiore e le Dolomiti occidentali, il ciclo inferiore (1) comprende depositi vulcanici, a chimismo per lo più da acido ad intermedio, e depositi fluvio-lacustri (come le Formazioni di Collio e di Tregiovo, i Conglomerati del Dosso dei Galli e del Ponteranica, ecc.), che riempiono bacini intramontuosi separati da alti strutturali di natura metamorfica e/o magmatica. Lo spessore di questi depositi permiani varia da 0 a circa 2000 m. Il ciclo superiore (2) include i prodotti detritici d’origine fluviale, rossastri, del Verrucano Lombardo e delle Arenarie di Val Gardena, che ad est della Val d’Adige sono ricoperti dalle sequenze evaporitiche e di mare basso della Formazione a Bellerophon. Questo secondo ciclo è più ampiamente rappresentato del primo, anche se il suo spessore è minore (al massimo 800 m). Il limite tra i due cicli è segnato da una discordanza angolare e da una lacuna di sedimentazione, ben documentate da superfici d’erosione e da paleosuoli. Le ricerche paleontologiche e radiometriche sulle rocce del ciclo inferiore hanno dato un’età generalmente riferibile al Permiano Inferiore (Cisuraliano), mentre Il ciclo superiore è di norma assegnato al tardo Permiano (Lopingiano). A conclusione del lavoro sono messi in risalto alcuni aspetti litologico-stratigrafici della tipica Formazione di Tregiovo in alta Val-di-Non (Trentino), di cui è proposta un’età tardo artinskiana - kunguriana, basandosi soprattutto sulle datazioni radiometriche delle vulcaniti che la delimitano stratigraficamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.