La vicinanza e la parentela degli uomini più antichi con gli dèi comporta la loro autorità in quanto fonti di sapere tramandato e l'attendibilità delle loro credenze. L'argomento è sviluppato da Platone nel Timeo e ripreso da Cicerone nella sua traduzione/rielaborazione del dialogo platonico: una testimonianza preziosa della diffusione di questo motivo nella cultura tardorepubblicana, dimostrata anche da tracce presenti in Varrone.

Una declinazione del concetto di "sublime": gli antichi uomini vicini agli dei

ELISA ROMANO
2019-01-01

Abstract

La vicinanza e la parentela degli uomini più antichi con gli dèi comporta la loro autorità in quanto fonti di sapere tramandato e l'attendibilità delle loro credenze. L'argomento è sviluppato da Platone nel Timeo e ripreso da Cicerone nella sua traduzione/rielaborazione del dialogo platonico: una testimonianza preziosa della diffusione di questo motivo nella cultura tardorepubblicana, dimostrata anche da tracce presenti in Varrone.
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