Questo studio affronta ad ampio spettro l'elettrologia di Alessandro Volta, proponendo diverse nuove interpretazioni che permettono di sciogliere alcuni importanti nodi storiografici. Per la prima volta vengono messe in discussione le vecchie interpretazioni storiografiche di Francesco Massardi, Giovanni Polvani e Mario Gliozzi, poi riprese in varia misura e alla base delle successive interpretazioni. Si mette in discussione la consolidata suddivisione dell'elettricità voltiana in due fasi contrapposte: una "prima maniera" giovanile e una "seconda maniera" della maturità. Nella fase giovanile Volta avrebbe privilegiato le istanze teoriche ed elaborato una rappresentazione generale delle azioni elettriche, ma fallendo sostanzialmente gli ambiziosi obiettivi perseguiti. Ciò lo avrebbe indotto ad abbandonare le proprie vedute a favore di una "seconda maniera", ispirata dalle teorie elettriche di Aepinus e convergente verso il tipo di concettualizzazione poi adottata nell'elettrostatica di Coulomb. Nel lavoro si mostra preliminarmente che esiste una sostanziale incommensurabilità tra le teorie elettriche di Volta da un lato e di Aepinus e Coulomb dall'altro e si ricostruisce poi contestualmente la continuità del programma elettrico voltiano. Il programma elettrico di Volta viene ricollegato a differenti figure della fisica e dell'elettricità settecentesca e in primo luogo all'opera di Franklin e di Boscovich. Gli strumenti e le invenzioni elettriche di Volta vengono strettamente ricollegati alla specifica concettualizzazione da lui elaborata per l'interpretazione della fenomenologia elettrica.

Volta’s Electrical Programme

FREGONESE, LUCIO
1999-01-01

Abstract

Questo studio affronta ad ampio spettro l'elettrologia di Alessandro Volta, proponendo diverse nuove interpretazioni che permettono di sciogliere alcuni importanti nodi storiografici. Per la prima volta vengono messe in discussione le vecchie interpretazioni storiografiche di Francesco Massardi, Giovanni Polvani e Mario Gliozzi, poi riprese in varia misura e alla base delle successive interpretazioni. Si mette in discussione la consolidata suddivisione dell'elettricità voltiana in due fasi contrapposte: una "prima maniera" giovanile e una "seconda maniera" della maturità. Nella fase giovanile Volta avrebbe privilegiato le istanze teoriche ed elaborato una rappresentazione generale delle azioni elettriche, ma fallendo sostanzialmente gli ambiziosi obiettivi perseguiti. Ciò lo avrebbe indotto ad abbandonare le proprie vedute a favore di una "seconda maniera", ispirata dalle teorie elettriche di Aepinus e convergente verso il tipo di concettualizzazione poi adottata nell'elettrostatica di Coulomb. Nel lavoro si mostra preliminarmente che esiste una sostanziale incommensurabilità tra le teorie elettriche di Volta da un lato e di Aepinus e Coulomb dall'altro e si ricostruisce poi contestualmente la continuità del programma elettrico voltiano. Il programma elettrico di Volta viene ricollegato a differenti figure della fisica e dell'elettricità settecentesca e in primo luogo all'opera di Franklin e di Boscovich. Gli strumenti e le invenzioni elettriche di Volta vengono strettamente ricollegati alla specifica concettualizzazione da lui elaborata per l'interpretazione della fenomenologia elettrica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/130776
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