Il libro recensito sollecita la riforma del diritto di famiglia, ancora sostanzialmente disciplinata dalle norme del Codice civile del 1942, che possa accordare adeguata tutela ai soggetti “più esclusi”: i minori abbandonati, soprattutto. I quali rimangono affidati alla cura degli istituti della “carità” pubblica. L’indagine degli autori documenta come i brefotrofi ed altre analoghe iniziative più che una soluzione rappresentino un problema, per l’insufficienza di tali strutture e per le scandalose speculazioni a danno dei bambini assistiti. Il rimedio più efficace rimane quello dell’adozione e, più specificatamente, dell’”adozione speciale” introdotta dal legislatore nel 1967. Ma anche questa disciplina presenta gravi difetti, come la gravosa procedura per la dichiarazione dello “stato di abbandono” (pregiudiziale all’adozione medesima) dei minori interessati. I Tribunali dei minorenni, competenti in materia sono assolutamente insufficienti e dotati di un numero di magistrati davvero esiguo, cosicché la gran parte delle domande di adozione rimane inevasa e i bambini continuano a vivere nei brefotrofi…

Recensione a: P. Ronfani e S. Rizzi, Genitori per decreto, Pan ed., Milano 1973

BETTINELLI ERNESTO
1973-01-01

Abstract

Il libro recensito sollecita la riforma del diritto di famiglia, ancora sostanzialmente disciplinata dalle norme del Codice civile del 1942, che possa accordare adeguata tutela ai soggetti “più esclusi”: i minori abbandonati, soprattutto. I quali rimangono affidati alla cura degli istituti della “carità” pubblica. L’indagine degli autori documenta come i brefotrofi ed altre analoghe iniziative più che una soluzione rappresentino un problema, per l’insufficienza di tali strutture e per le scandalose speculazioni a danno dei bambini assistiti. Il rimedio più efficace rimane quello dell’adozione e, più specificatamente, dell’”adozione speciale” introdotta dal legislatore nel 1967. Ma anche questa disciplina presenta gravi difetti, come la gravosa procedura per la dichiarazione dello “stato di abbandono” (pregiudiziale all’adozione medesima) dei minori interessati. I Tribunali dei minorenni, competenti in materia sono assolutamente insufficienti e dotati di un numero di magistrati davvero esiguo, cosicché la gran parte delle domande di adozione rimane inevasa e i bambini continuano a vivere nei brefotrofi…
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/132681
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