I reperti restituiti dallo scavo archeologico, studiati attraverso un approccio metodologico di tipo petrografico, sono suddivisi in due gruppi: le scorie silicatiche e i frammenti della struttura da fuoco. Tutti i campioni appartengono alla II fase metallurgica. Ciascun campione rappresenta il materiale formatosi in differenti posizioni della struttura ed è quindi testimone di differenti processi chimico-fisici di fusione e di riduzione delle materie prime. Le fasi che si riscontrano conservano ancora le tessiture del materiale relitto oppure sono legate al raffreddamento e quindi mostrano la cristallizzazione di fasi da un fuso. I processi attivi durante la riduzione sono quindi descritti attraverso una storia di formazione e scomparsa di fasi cristalline ed amorfe, ben ricostruibile dall’analisi delle microstrutture. La molteplicità delle relazioni con le quali i minerali sono aggregati nelle differenti microstrutture consente di decifrare, dai campioni archeologici, la storia relativa dei processi che si innescano tra forno e carica. Gli aspetti prevalenti di questo studio riguardano quindi un attento esame delle microstrutture condotto con i metodi classici dello studio delle rocce, tenendo conto delle relazioni tra le fasi per individuare reazioni, nel nostro caso principalmente di tipo solido-liquido, riconoscere le fasi presenti e definire le età relative di formazione delle fasi cristalline per ricostruire la storia di reazione che avviene in varie parti della struttura durante il processo di riduzione. Questo lavoro prende in considerazione scorie silicatiche, alcuni rari relitti della carica del forno e porzioni del materiale refrattario della struttura da fuoco.

Indagine petrografica: dalla lettura delle microstrutture alla ricostruzione dei processi

MESSIGA, BRUNO;REBAY, GISELLA;RICCARDI, MARIA PIA
2006-01-01

Abstract

I reperti restituiti dallo scavo archeologico, studiati attraverso un approccio metodologico di tipo petrografico, sono suddivisi in due gruppi: le scorie silicatiche e i frammenti della struttura da fuoco. Tutti i campioni appartengono alla II fase metallurgica. Ciascun campione rappresenta il materiale formatosi in differenti posizioni della struttura ed è quindi testimone di differenti processi chimico-fisici di fusione e di riduzione delle materie prime. Le fasi che si riscontrano conservano ancora le tessiture del materiale relitto oppure sono legate al raffreddamento e quindi mostrano la cristallizzazione di fasi da un fuso. I processi attivi durante la riduzione sono quindi descritti attraverso una storia di formazione e scomparsa di fasi cristalline ed amorfe, ben ricostruibile dall’analisi delle microstrutture. La molteplicità delle relazioni con le quali i minerali sono aggregati nelle differenti microstrutture consente di decifrare, dai campioni archeologici, la storia relativa dei processi che si innescano tra forno e carica. Gli aspetti prevalenti di questo studio riguardano quindi un attento esame delle microstrutture condotto con i metodi classici dello studio delle rocce, tenendo conto delle relazioni tra le fasi per individuare reazioni, nel nostro caso principalmente di tipo solido-liquido, riconoscere le fasi presenti e definire le età relative di formazione delle fasi cristalline per ricostruire la storia di reazione che avviene in varie parti della struttura durante il processo di riduzione. Questo lavoro prende in considerazione scorie silicatiche, alcuni rari relitti della carica del forno e porzioni del materiale refrattario della struttura da fuoco.
2006
9788890183911
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