Il saggio inquadra la figura e l'opera del canonista pavese Stefano Costa, docente nei decenni centrali del Quattocento presso lo Studio ticinese e autore di una originalissima trattazione giuridica sul tema del gioco. L'analisi di quest'opera consente di mettere in luce l'indubbia sensibilità umanistica del doctor pavese. Sul piano dei contenuti il Tractatus de ludo di Costa presenta sviluppi ad ampio raggio nel senso che se Costa si avvale di tradizionali fonti dottrinali canonistiche e civilistiche, frequente è anche l'utilizzo di altre meno praticate. Ciò consente al canonista pavese di passare con estrema facilità dall'ambito meramente giuridico a quello filosofico, etico, letterario e storico, e di considerare da una plurarlità di punti di vista il fenomeno ludico, che viene così illustrato nelle sue variegate e molteplici sfaccettature.
Ludus est crimen ? Diritto, gioco, cultura umanistica nell'opera di Stefano Costa, canonista pavese del Quattrocento
LUCCHESI, MARZIA GIULIETTA
2005-01-01
Abstract
Il saggio inquadra la figura e l'opera del canonista pavese Stefano Costa, docente nei decenni centrali del Quattocento presso lo Studio ticinese e autore di una originalissima trattazione giuridica sul tema del gioco. L'analisi di quest'opera consente di mettere in luce l'indubbia sensibilità umanistica del doctor pavese. Sul piano dei contenuti il Tractatus de ludo di Costa presenta sviluppi ad ampio raggio nel senso che se Costa si avvale di tradizionali fonti dottrinali canonistiche e civilistiche, frequente è anche l'utilizzo di altre meno praticate. Ciò consente al canonista pavese di passare con estrema facilità dall'ambito meramente giuridico a quello filosofico, etico, letterario e storico, e di considerare da una plurarlità di punti di vista il fenomeno ludico, che viene così illustrato nelle sue variegate e molteplici sfaccettature.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
