Nell’ambito delle problematiche relative alla conservazione ed a un miglior utilizzo del territorio, la Regione Lombardia – Direzione Generale Qualità dell’Ambiente nel 2003 ha promosso un progetto denominato “Carta Naturalistica della Lombardia” che prevedeva sia la raccolta di dati naturalistici sia lo sviluppo di un sistema georeferenziato (1). Inizialmente il database conteneva i dati relativi a fauna, piante vascolari, habitat ed emergenze abiotiche. Nel 2005 la Regione ha deciso di aggiornare tale database e di renderlo visibile in internet; in questo contesto sono stati inseriti anche i macromiceti. Per funghi, licheni e piante vascolari il territorio lombardo è stato suddiviso in quadranti, ciascuno avente un’area di circa 12 x 11 km2. Si è scelto di iniziare con la mappatura dei funghi appartenenti alla classe Basidiomycetes e di limitare il territorio di indagine ad alcune aree dove operano esperti micologi, con l’auspicio di ampliare e completare il lavoro via via nel tempo. In una prima fase è stato messo a punto un catalogo di riferimento, avvalendosi della Checklist Italiana (2), modificata secondo i suggerimenti apportati dal gruppo scientifico lombardo afferente al progetto. Una seconda fase ha previsto l’organizzazione della raccolta dei dati di campo e l’adeguamento del sistema informatico generale per permettere il trasferimento di tali dati in modo che questi fossero poi visibili on-line con informazioni di vario tipo: per ciascun fungo vengono indicati posizione geografica, Gruppo Micologico di riferimento, chi ha raccolto, determinato ed eventualmente rivisto la specie inserita; inoltre possono essere specificati alcuni aspetti ecologici. E’ possibile consultare i dati finora immessi sul seguente sito: www.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/carta%20naturalistica/cnat_home.html A tutt’oggi sono presenti 12207 segnalazioni ma molte altre sono in attesa di essere caricate. La distribuzione non è omogenea: questo dipende soprattutto dall’estensione del territorio di competenza di ciascun gruppo micologico afferente al progetto, oltre che dal lavoro pregresso di informatizzazione dei dati raccolti. La provincia di Varese risulta quella con maggior completezza di dati, sia rispetto alla distribuzione (in quasi tutti i quadranti viene segnalata la presenza di macromiceti) sia rispetto al numero di segnalazioni che risalgono a partire dal 1981. Tutti gli altri gruppi micologici, per il momento, hanno fornito i dati di campo raccolti appositamente per questo progetto, per cui in un arco di tempo compreso tra il 2005 e il 2007. Confrontando i dati finora disponibili con altri lavori analoghi di mappatura dei macromiceti (3), si evince che il progetto necessita ancora di tempo per avere informazioni adeguate anche in Lombardia. Poiché il sistema prevede che oltre ai dati di campo si possano inserire anche dati d’erbario o bibliografici, ci si auspica di poter implementare il database. Inoltre vi sono province, come per esempio quella di Sondrio, che meritano attenzione sotto il profilo micologico, ma che ancora non sono state censite. Infine si prevede di estendere il catalogo e la mappatura agli ascomiceti. L’obiettivo finale comune rimane la salvaguardia delle specie e del territorio.

Mappatura dei macromiceti in Lombardia

SAVINO, ELENA;MANGANO, LAURA;SARTORI, FRANCESCO;
2008-01-01

Abstract

Nell’ambito delle problematiche relative alla conservazione ed a un miglior utilizzo del territorio, la Regione Lombardia – Direzione Generale Qualità dell’Ambiente nel 2003 ha promosso un progetto denominato “Carta Naturalistica della Lombardia” che prevedeva sia la raccolta di dati naturalistici sia lo sviluppo di un sistema georeferenziato (1). Inizialmente il database conteneva i dati relativi a fauna, piante vascolari, habitat ed emergenze abiotiche. Nel 2005 la Regione ha deciso di aggiornare tale database e di renderlo visibile in internet; in questo contesto sono stati inseriti anche i macromiceti. Per funghi, licheni e piante vascolari il territorio lombardo è stato suddiviso in quadranti, ciascuno avente un’area di circa 12 x 11 km2. Si è scelto di iniziare con la mappatura dei funghi appartenenti alla classe Basidiomycetes e di limitare il territorio di indagine ad alcune aree dove operano esperti micologi, con l’auspicio di ampliare e completare il lavoro via via nel tempo. In una prima fase è stato messo a punto un catalogo di riferimento, avvalendosi della Checklist Italiana (2), modificata secondo i suggerimenti apportati dal gruppo scientifico lombardo afferente al progetto. Una seconda fase ha previsto l’organizzazione della raccolta dei dati di campo e l’adeguamento del sistema informatico generale per permettere il trasferimento di tali dati in modo che questi fossero poi visibili on-line con informazioni di vario tipo: per ciascun fungo vengono indicati posizione geografica, Gruppo Micologico di riferimento, chi ha raccolto, determinato ed eventualmente rivisto la specie inserita; inoltre possono essere specificati alcuni aspetti ecologici. E’ possibile consultare i dati finora immessi sul seguente sito: www.ambiente.regione.lombardia.it/webqa/carta%20naturalistica/cnat_home.html A tutt’oggi sono presenti 12207 segnalazioni ma molte altre sono in attesa di essere caricate. La distribuzione non è omogenea: questo dipende soprattutto dall’estensione del territorio di competenza di ciascun gruppo micologico afferente al progetto, oltre che dal lavoro pregresso di informatizzazione dei dati raccolti. La provincia di Varese risulta quella con maggior completezza di dati, sia rispetto alla distribuzione (in quasi tutti i quadranti viene segnalata la presenza di macromiceti) sia rispetto al numero di segnalazioni che risalgono a partire dal 1981. Tutti gli altri gruppi micologici, per il momento, hanno fornito i dati di campo raccolti appositamente per questo progetto, per cui in un arco di tempo compreso tra il 2005 e il 2007. Confrontando i dati finora disponibili con altri lavori analoghi di mappatura dei macromiceti (3), si evince che il progetto necessita ancora di tempo per avere informazioni adeguate anche in Lombardia. Poiché il sistema prevede che oltre ai dati di campo si possano inserire anche dati d’erbario o bibliografici, ci si auspica di poter implementare il database. Inoltre vi sono province, come per esempio quella di Sondrio, che meritano attenzione sotto il profilo micologico, ma che ancora non sono state censite. Infine si prevede di estendere il catalogo e la mappatura agli ascomiceti. L’obiettivo finale comune rimane la salvaguardia delle specie e del territorio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/138114
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