I fumetti pubblicati dalla casa editrice Nerbini di Firenze, tra cui Topolino, Cino e Franco e L’Avventuroso sono stati fra i primi a comparire in Italia, a partire dal 1932. L’avventuroso ha avuto immediatamente un grande successo, arrivando a vendere fino a 500.000 copie settimanali e rendendo Nerbini uno degli editori più noti. Dopo oltre ottant'anni di storia, queste preziose testimonianze di cultura popolare rivelano uno stato di conservazione precario dovuto all'utilizzo di materiali estremamente deperibili e al loro precario stato di conservazione. Il progetto “L'avventuroso (1936 – 1938)” è stato sviluppato considerando un corpus di fumetti editi tra il 1936 e il 1938, attualmente conservati presso il Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona. I fumetti selezionati si presentavano ampiamente danneggiati e con numerosi strappi, lacune e depositi di sporco superficiali. Gli obiettivi del progetto sono stati (i) la caratterizzazione del supporto cartaceo e degli inchiostri tipografici utilizzati in fase di stampa, mediante tecniche diagnostiche non invasive, (ii) il restauro conservativo dei fumetti e (iii) la costruzione di una proposta di protocollo analitico completamente non invasivo finalizzato allo studio e alla conservazione dei materiali costituenti i fumetti storici. Con queste finalità, i fumetti sono stati indagati attraverso un approccio diagnostico multi-analitico, preliminare rispetto all'intervento di restauro vero e proprio, sviluppato presso il Laboratorio di Diagnostica Applicata ai Beni Culturali di Cr.Forma e presso il Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non-Invasiva dell’Università di Pavia. Sono state applicate tecniche di Imaging (fotografia della fluorescenza indotta da radiazione UV, riflettografia IR e IR falso colore), misure del pH della carta, prove di solubilità degli inchiostri tipografici, tecniche spettroscopiche (FT-IR in modalità μATR e in riflettanza diffusa, fluorescenza a raggi X puntuale e in modalità mapping). A seguito delle indagini è stato progettato dalla Scuola di Restauro della Carta di Cr.Forma un percorso di restauro dedicato. Esso ha previsto la pulitura a secco, il lavaggio in acqua deionizzata, la reintegrazione delle fibre, l’applicazione di un velo di carta giapponese e metilcellulosa, e il riposizionamento in contenitori adeguati alla conservazione. Il progetto “L'avventuroso (1936 – 1938)" rappresenta dunque un primo approccio diagnostico allo studio dei materiali utilizzati nella stampa dei fumetti storici, necessario per definire nuovi criteri di conservazione per favorire il recupero e la valorizzazione di queste preziose testimonianze della nostra storia.

Progetto “L’avventuroso (1936-1938)” Diagnostica e restauro dei fumetti Nerbini

Fiocco G.;Malagodi M.;Merlo C.;Rovetta T.;
2018-01-01

Abstract

I fumetti pubblicati dalla casa editrice Nerbini di Firenze, tra cui Topolino, Cino e Franco e L’Avventuroso sono stati fra i primi a comparire in Italia, a partire dal 1932. L’avventuroso ha avuto immediatamente un grande successo, arrivando a vendere fino a 500.000 copie settimanali e rendendo Nerbini uno degli editori più noti. Dopo oltre ottant'anni di storia, queste preziose testimonianze di cultura popolare rivelano uno stato di conservazione precario dovuto all'utilizzo di materiali estremamente deperibili e al loro precario stato di conservazione. Il progetto “L'avventuroso (1936 – 1938)” è stato sviluppato considerando un corpus di fumetti editi tra il 1936 e il 1938, attualmente conservati presso il Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona. I fumetti selezionati si presentavano ampiamente danneggiati e con numerosi strappi, lacune e depositi di sporco superficiali. Gli obiettivi del progetto sono stati (i) la caratterizzazione del supporto cartaceo e degli inchiostri tipografici utilizzati in fase di stampa, mediante tecniche diagnostiche non invasive, (ii) il restauro conservativo dei fumetti e (iii) la costruzione di una proposta di protocollo analitico completamente non invasivo finalizzato allo studio e alla conservazione dei materiali costituenti i fumetti storici. Con queste finalità, i fumetti sono stati indagati attraverso un approccio diagnostico multi-analitico, preliminare rispetto all'intervento di restauro vero e proprio, sviluppato presso il Laboratorio di Diagnostica Applicata ai Beni Culturali di Cr.Forma e presso il Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non-Invasiva dell’Università di Pavia. Sono state applicate tecniche di Imaging (fotografia della fluorescenza indotta da radiazione UV, riflettografia IR e IR falso colore), misure del pH della carta, prove di solubilità degli inchiostri tipografici, tecniche spettroscopiche (FT-IR in modalità μATR e in riflettanza diffusa, fluorescenza a raggi X puntuale e in modalità mapping). A seguito delle indagini è stato progettato dalla Scuola di Restauro della Carta di Cr.Forma un percorso di restauro dedicato. Esso ha previsto la pulitura a secco, il lavaggio in acqua deionizzata, la reintegrazione delle fibre, l’applicazione di un velo di carta giapponese e metilcellulosa, e il riposizionamento in contenitori adeguati alla conservazione. Il progetto “L'avventuroso (1936 – 1938)" rappresenta dunque un primo approccio diagnostico allo studio dei materiali utilizzati nella stampa dei fumetti storici, necessario per definire nuovi criteri di conservazione per favorire il recupero e la valorizzazione di queste preziose testimonianze della nostra storia.
2018
8840444475
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1397276
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