L’analisi per attivazione neutronica (NAA) è considerata una metodo analitico in età adulta, in quanto è stata completamente studiata, spiegata in ogni suo passaggio e generalmente riconosciuta come metodo di confronto per lo sviluppo di nuove procedure analitiche o con altre tecniche analitiche le quali danno dei risultati inconsistenti. Tuttavia, fino a poco tempo fa la sua applicabilità non era possibile in alcuni casi e in alcune matrici a causa delle sensibilità finali, la quale era affetta e limitata dalle prestazioni dei rivelatori e dall’elettronica. Solo di recente, una nuova generazione di rivelatori al germanio iperpuro, HP-Ge e l’elettronica digitale hanno permesso di superare queste limitazioni. Queste nuove tecnologie hanno drammaticamente incrementato le applicazioni, rispetto i sistemi analogici, attraverso la combinazione di elevate risoluzioni dovute all’elevata stabilità del sistema nel tempo e a picchi ben formati. Tutti questi fattori provvedono un eccellete spettro gamma per un’analisi accurata di diversa origine e composizione. Negli ultimi trent’anni è andata progressivamente aumentando l’interesse sulcontenuto degli elementi chimici appartenenti alla serie dei Lantanidi, o REEs (Rare Earth Elements), in quanto forniscono utili informazioni sul ecosistema. L'analisi per attivazione neutronica ha queste caratteristiche, possono essere utilizzati procedimenti sia strumentali che distruttivi, ma allorquando è richiesta la determinazione di tutti gli elementi delle terre rare è necessario ricorrere a metodi distruttivi. Nel presente lavoro, è stato utilizzato il metodo di analisi per attivazione neutronica distruttiva e strumentale in due materiali standard di riferimenti geologico e biologico. I risultati sono confrontati e discussi con quelli ottenuti mediante spettrometria di massa con sorgente al plasma, ICP-MS.

Il Ruolo dell’analisi per Attivazione Neutronica nel XXI secolo: Confronto tra tecniche analitiche.

ODDONE, MASSIMO
2008-01-01

Abstract

L’analisi per attivazione neutronica (NAA) è considerata una metodo analitico in età adulta, in quanto è stata completamente studiata, spiegata in ogni suo passaggio e generalmente riconosciuta come metodo di confronto per lo sviluppo di nuove procedure analitiche o con altre tecniche analitiche le quali danno dei risultati inconsistenti. Tuttavia, fino a poco tempo fa la sua applicabilità non era possibile in alcuni casi e in alcune matrici a causa delle sensibilità finali, la quale era affetta e limitata dalle prestazioni dei rivelatori e dall’elettronica. Solo di recente, una nuova generazione di rivelatori al germanio iperpuro, HP-Ge e l’elettronica digitale hanno permesso di superare queste limitazioni. Queste nuove tecnologie hanno drammaticamente incrementato le applicazioni, rispetto i sistemi analogici, attraverso la combinazione di elevate risoluzioni dovute all’elevata stabilità del sistema nel tempo e a picchi ben formati. Tutti questi fattori provvedono un eccellete spettro gamma per un’analisi accurata di diversa origine e composizione. Negli ultimi trent’anni è andata progressivamente aumentando l’interesse sulcontenuto degli elementi chimici appartenenti alla serie dei Lantanidi, o REEs (Rare Earth Elements), in quanto forniscono utili informazioni sul ecosistema. L'analisi per attivazione neutronica ha queste caratteristiche, possono essere utilizzati procedimenti sia strumentali che distruttivi, ma allorquando è richiesta la determinazione di tutti gli elementi delle terre rare è necessario ricorrere a metodi distruttivi. Nel presente lavoro, è stato utilizzato il metodo di analisi per attivazione neutronica distruttiva e strumentale in due materiali standard di riferimenti geologico e biologico. I risultati sono confrontati e discussi con quelli ottenuti mediante spettrometria di massa con sorgente al plasma, ICP-MS.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/140336
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