Il carteggio tra Carlo Rosselli e Gaetano Salvemini si apre nel 1925, all'indomani del discorso mussoliniano che inaugurava la dittatura fascista, e si conclude nel marzo 1937, poco prima dell'assassinio di Carlo e Nello Rosselli a Bagnoles-de-I'Orne. Nell’arco di questi 12 anni le lettere accolgono riflessioni e giudizi, previsioni e speranze, polemiche appassionate e discussioni illuminanti per la conoscenza della storia del movimento di “Giustizia e Libertà”, ma anche per le vicende dell’emigrazione politica italiana in Europa e negli Stati Uniti, per la messa a fuoco, da angoli visuali non coincidenti, della politica internazionale – il suicidio del socialismo tedesco, l’appeasement britannico, l’esperimento sovietico, l’isolazionismo americano, le ambiguità del socialismo austriaco e di quello francese - e, su quello sfondo, per la disincantata riflessione sulla parabola ascendente del fascismo, sulle sorti della democrazia e sull’avanzata dei totalitarismi. Vi confluisce anche la testimonianza diretta delle iniziative rivolte all’opinione pubblica europea e americana – le “campagne” di stampa che Salvemini sapeva “montare” da maestro su casi specifici, la pubblicazione dei libri e dei pamphlets, l’avvio delle battaglie legali, il laboratorio aperto del giornalismo nei “Quaderni di G.L.” e poi nel settimanale rosselliano, con la ricerca strenua di linguaggi nuovi e di un respiro culturale e politico più ampio -, in una collaborazione che, da sponda a sponda, empiricamente individuava strategie comunicative e strumenti efficaci per contrastare la costosa e pervasiva macchina propagandistica del regime. Va da sé che il valore documentario della corrispondenza travalica l’interesse biografico per i due interlocutori, pur protagonisti di rilievo della storia del XX° secolo, e si offre come uno specchio per ripercorrere, dall’avvento della dittatura fascista all’aggressione italiana dell’ Etiopia e poi alla guerra civile in Spagna, temi e momenti della storia d’Italia e del mondo. Il volume è arricchito dal testo del memoriale, sin qui inedito, che Salvemini scrisse ad Harvard nel 1934 per difendersi dall'accusa di terrorismo formulata a suo carico dal Tribunale speciale fascista in relazione allo scoppio di un ordigno in San Pietro nel 1933.

Fra le righe. Carteggio fra Carlo Rosselli e Gaetano Salvemini

SIGNORI, ELISA
2009-01-01

Abstract

Il carteggio tra Carlo Rosselli e Gaetano Salvemini si apre nel 1925, all'indomani del discorso mussoliniano che inaugurava la dittatura fascista, e si conclude nel marzo 1937, poco prima dell'assassinio di Carlo e Nello Rosselli a Bagnoles-de-I'Orne. Nell’arco di questi 12 anni le lettere accolgono riflessioni e giudizi, previsioni e speranze, polemiche appassionate e discussioni illuminanti per la conoscenza della storia del movimento di “Giustizia e Libertà”, ma anche per le vicende dell’emigrazione politica italiana in Europa e negli Stati Uniti, per la messa a fuoco, da angoli visuali non coincidenti, della politica internazionale – il suicidio del socialismo tedesco, l’appeasement britannico, l’esperimento sovietico, l’isolazionismo americano, le ambiguità del socialismo austriaco e di quello francese - e, su quello sfondo, per la disincantata riflessione sulla parabola ascendente del fascismo, sulle sorti della democrazia e sull’avanzata dei totalitarismi. Vi confluisce anche la testimonianza diretta delle iniziative rivolte all’opinione pubblica europea e americana – le “campagne” di stampa che Salvemini sapeva “montare” da maestro su casi specifici, la pubblicazione dei libri e dei pamphlets, l’avvio delle battaglie legali, il laboratorio aperto del giornalismo nei “Quaderni di G.L.” e poi nel settimanale rosselliano, con la ricerca strenua di linguaggi nuovi e di un respiro culturale e politico più ampio -, in una collaborazione che, da sponda a sponda, empiricamente individuava strategie comunicative e strumenti efficaci per contrastare la costosa e pervasiva macchina propagandistica del regime. Va da sé che il valore documentario della corrispondenza travalica l’interesse biografico per i due interlocutori, pur protagonisti di rilievo della storia del XX° secolo, e si offre come uno specchio per ripercorrere, dall’avvento della dittatura fascista all’aggressione italiana dell’ Etiopia e poi alla guerra civile in Spagna, temi e momenti della storia d’Italia e del mondo. Il volume è arricchito dal testo del memoriale, sin qui inedito, che Salvemini scrisse ad Harvard nel 1934 per difendersi dall'accusa di terrorismo formulata a suo carico dal Tribunale speciale fascista in relazione allo scoppio di un ordigno in San Pietro nel 1933.
2009
9788856825930
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