Le fonti letterarie sull’occupazione greca delle Eolie (ca. 580 a.C.), e in particolare la versione di Timeo/Diodoro, presentano alcune caratteristiche che si conformano decisamente al modello «minimalista» proposto alcuni anni fa per la cosiddetta colonizzazione arcaica: assenza di organizzazione statale o di ‘regia’ delfica, prevalenza delle valutazioni di opportunità sulla programmazione, accoglienza da parte della popolazione locale, gradualità nella presa di possesso della terra. La tradizione sulle Eolie dimostra che le fonti letterarie sulla colonizzazione arcaica non deformano necessariamente la realtà storica applicando al fenomeno una lettura ‘apecistica’ o ‘imperialistica’, rispondente a bisogni di età successive; si pone quindi il problema dell’insieme della tradizione letteraria sui fatti coloniali, che ci apre un orizzonte in cui compaiono più modelli insediativi – quello minimalista e quello ‘apecistico’ – e che merita quindi di rimanere al centro della discussione storica, poiché la spiegazione più probabile della molteplicità di modelli che vi sono riflessi è la pluralità delle esperienze coloniali che nell’Occidente mediterraneo storicamente si realizzarono. Più che pensare ad applicare astratti modelli analitici è il caso di recuperare una prospettiva di lettura storica delle singole fonti, negli ultimi anni ben poco frequentata: ciò permetterà ad esempio di cogliere anche i limiti, oltre che gli aspetti illuminanti, della testimonianza diodorea, in particolare per quanto concerne le relazioni pacifiche fra Greci e indigeni.

L'insediamento degli Cnidi a Lipari nel quadro della colonizzazione arcaica

PORCIANI, LEONE
2009-01-01

Abstract

Le fonti letterarie sull’occupazione greca delle Eolie (ca. 580 a.C.), e in particolare la versione di Timeo/Diodoro, presentano alcune caratteristiche che si conformano decisamente al modello «minimalista» proposto alcuni anni fa per la cosiddetta colonizzazione arcaica: assenza di organizzazione statale o di ‘regia’ delfica, prevalenza delle valutazioni di opportunità sulla programmazione, accoglienza da parte della popolazione locale, gradualità nella presa di possesso della terra. La tradizione sulle Eolie dimostra che le fonti letterarie sulla colonizzazione arcaica non deformano necessariamente la realtà storica applicando al fenomeno una lettura ‘apecistica’ o ‘imperialistica’, rispondente a bisogni di età successive; si pone quindi il problema dell’insieme della tradizione letteraria sui fatti coloniali, che ci apre un orizzonte in cui compaiono più modelli insediativi – quello minimalista e quello ‘apecistico’ – e che merita quindi di rimanere al centro della discussione storica, poiché la spiegazione più probabile della molteplicità di modelli che vi sono riflessi è la pluralità delle esperienze coloniali che nell’Occidente mediterraneo storicamente si realizzarono. Più che pensare ad applicare astratti modelli analitici è il caso di recuperare una prospettiva di lettura storica delle singole fonti, negli ultimi anni ben poco frequentata: ciò permetterà ad esempio di cogliere anche i limiti, oltre che gli aspetti illuminanti, della testimonianza diodorea, in particolare per quanto concerne le relazioni pacifiche fra Greci e indigeni.
2009
9788876423666
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