I peracaridi lagunari hanno molte caratteristiche per essere utilizzati come indicatori ambientali: sono frequenti e abbondanti, facili da campionare, con abitudini bentoniche e cicli biologici lunghi, rappresentati da numerose specie con diverse esigenze ecologiche; tuttavia il loro impiego è ostacolato dalla difficoltà del riconoscimento tassonomico, che richiede di essere approfondito a livello specifico o almeno, in alcuni casi più critici, a quello di genere. Allo scopo di agevolare il lavoro di identificazione dei più comuni crostacei peracaridi presenti nelle lagune italiane, viene proposta una chiave di riconoscimento semplificata basata su caratteri macroscopici, in genere ben riconoscibili dopo un breve addestramento. Lo strumento diagnostico proposto, che dovrà essere collaudato da operatori differenti, consente di identificare 59 specie, di cui 39 anfipodi, 17 isopodi e 3 tanaidacei. Il lavoro rappresenta una tappa indispensabile per la messa a punto di un manuale pratico di identificazione, nell’ambito dell’utilizzo dei peracaridi come bioindicatori di qualità delle acque lagunari.

Chiave di riconoscimento visuale del più comuni peracaridi (Crustacea, Peracarida) lagunari italiani

SCONFIETTI, RENATO LUIGI
2004-01-01

Abstract

I peracaridi lagunari hanno molte caratteristiche per essere utilizzati come indicatori ambientali: sono frequenti e abbondanti, facili da campionare, con abitudini bentoniche e cicli biologici lunghi, rappresentati da numerose specie con diverse esigenze ecologiche; tuttavia il loro impiego è ostacolato dalla difficoltà del riconoscimento tassonomico, che richiede di essere approfondito a livello specifico o almeno, in alcuni casi più critici, a quello di genere. Allo scopo di agevolare il lavoro di identificazione dei più comuni crostacei peracaridi presenti nelle lagune italiane, viene proposta una chiave di riconoscimento semplificata basata su caratteri macroscopici, in genere ben riconoscibili dopo un breve addestramento. Lo strumento diagnostico proposto, che dovrà essere collaudato da operatori differenti, consente di identificare 59 specie, di cui 39 anfipodi, 17 isopodi e 3 tanaidacei. Il lavoro rappresenta una tappa indispensabile per la messa a punto di un manuale pratico di identificazione, nell’ambito dell’utilizzo dei peracaridi come bioindicatori di qualità delle acque lagunari.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/142229
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