In considerazione dell’attualità del problema amianto per la medicina ambientale e del lavoro (e in particolare per i cantieri navali), è presentata la casistica della Fondazione maugeri di Pavia, relativa a patologie asbesto-correlate in ex-esposti. I dati confermano che, all’inizio del XXI secolo, le malattie correlate all’asbesto continuano a essere di comune osservazione nella pratica clinica. Dopo oltre 15 anni dall’entrata in vigore della legge 257/1992, gli accertamenti diagnostici eseguiti hanno permesso di diagnosticare -per la prima volta- una patologia causata dall’asbesto in oltre un terzo dei pazienti esaminati (39%). Un’ulteriore dato rilevante è il numero di soggetti risultati affetti da una patologia neoplastica: sono stati diagnosticati 16 casi di mesotelioma maligno, dei quali 14 pleurici, 1 peritoneale e 1 testicolare. È stato inoltre individuato 1 caso di carcinoma polmonare in un soggetto con una pregressa esposizione professionale ad amianto e già affetto da asbestosi. Tali risultati concordano con le proiezioni statistiche che collocano l’Italia tra i paesi con tassi di mortalità più elevati per mesotelioma. La maggior parte dei pazienti affetti da patologie causate da asbesto giunge all’attenzione di medici internisti, pneumologi, oncologi, verso i quali è necessario continuare la sensibilizzazione sulla rilevanza clinica del problema amianto e sull’importanza di un’accurata anamnesi lavorativa e ambientale. Al medico del lavoro che collabora con tali specialisti spetta in particolare il compito di individuare sulla base dei dati clinici, laboratoristici e strumentali, l’esistenza di un eventuale nesso causale tra l’esposizione lavorativa pregressa e tali patologie definendo in tal modo la natura professionale della malattia con le conseguenti ricadute in ambito clinico e medico-legale.

Patologia professionale e ambientale da amianto nei primi anni del 2000: una casistica italiana

BANDIRALI, MATTEO;STANCANELLI, MARIA;BERNIERI, SIMONE;MANERA, TERESA;TONINI, STEFANO;LANFRANCO, ANDREA;COSTA, MARIA CRISTINA;COSENTINO, RICCARDO;CANDURA, STEFANO
2009-01-01

Abstract

In considerazione dell’attualità del problema amianto per la medicina ambientale e del lavoro (e in particolare per i cantieri navali), è presentata la casistica della Fondazione maugeri di Pavia, relativa a patologie asbesto-correlate in ex-esposti. I dati confermano che, all’inizio del XXI secolo, le malattie correlate all’asbesto continuano a essere di comune osservazione nella pratica clinica. Dopo oltre 15 anni dall’entrata in vigore della legge 257/1992, gli accertamenti diagnostici eseguiti hanno permesso di diagnosticare -per la prima volta- una patologia causata dall’asbesto in oltre un terzo dei pazienti esaminati (39%). Un’ulteriore dato rilevante è il numero di soggetti risultati affetti da una patologia neoplastica: sono stati diagnosticati 16 casi di mesotelioma maligno, dei quali 14 pleurici, 1 peritoneale e 1 testicolare. È stato inoltre individuato 1 caso di carcinoma polmonare in un soggetto con una pregressa esposizione professionale ad amianto e già affetto da asbestosi. Tali risultati concordano con le proiezioni statistiche che collocano l’Italia tra i paesi con tassi di mortalità più elevati per mesotelioma. La maggior parte dei pazienti affetti da patologie causate da asbesto giunge all’attenzione di medici internisti, pneumologi, oncologi, verso i quali è necessario continuare la sensibilizzazione sulla rilevanza clinica del problema amianto e sull’importanza di un’accurata anamnesi lavorativa e ambientale. Al medico del lavoro che collabora con tali specialisti spetta in particolare il compito di individuare sulla base dei dati clinici, laboratoristici e strumentali, l’esistenza di un eventuale nesso causale tra l’esposizione lavorativa pregressa e tali patologie definendo in tal modo la natura professionale della malattia con le conseguenti ricadute in ambito clinico e medico-legale.
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