Considerate le implicazioni per feto e madre, che un inappropriato aumento ponderale potrebbe comportare, e constatate le difficoltà percepite nel tentativo di monitorare tale parametro, si avverte urgente la necessità di poter usufruire di uno strumento di facile ed immediato utilizzo, tarato su validi valori di riferimento , per poter individuare il peso ideale per la paziente in gravidanza. Nasce così il regolo di controllo che consente di individuare l’aumento di peso auspicabile per la gravida, prendendo in considerazione sia il valore di BMI pregravidico sia l’età gestazionale, in modo tale da assicurare la possibilità di monitorare l’incremento ponderale della paziente secondo un criterio personalizzato. Lo strumento, tascabile, consta di due facce (A e B) (figure 1,2,3). Consultando A è possibile ricavare il valore di BMI pregravidico (kg/m2), indicato nell’ apposita finestra, dopo aver allineato peso (kg) e altezza (m) della paziente. Passando a B, in base al valore di BMI precedentemente ricavato, la paziente rientrerà in una delle categorie di peso contrassegnate da diversi colori: sottopeso (BMI<18.5 kg/m2), normopeso (18.5-24.9 kg/m2), sovrappeso (25-29.9 kg/m2), obesità (BMI≥30 kg/m2). Collocando la finestra sulla settimana di gestazione, essa indicherà anche l’incremento ponderale minimo e massimo per ogni categoria di BMI. Il regolo è stato costruito sfruttando come valori di riferimento le raccomandazioni della SINU, sezione “il fabbisogno energetico in gravidanza”, con l’intento di fornire al personale medico ed ostetrico uno strumento di rapida ed agevole consultazione con cui valutare quasi “a colpo d’occhio” il trend ponderale della gestante, potendo, così, intervenire prontamente là dove esso abbia assunto un andamento indesiderato. A tale scopo, si è pensato di scegliere uno strumento dalla forma già familiare e nota agli operatori di ostetricia e ginecologia, per permettere una veloce e semplice, seppur molto utile, valutazione del più elementare indice dello stato di nutrizione: il peso corporeo. Indubbiamente, valutazioni impedenzometriche, in grado di individuare variazioni delle percentuali di massa magra e massa grassa nonché il livello di ritenzione idrica, consentirebbero di delineare un profilo ancor più specifico e dettagliato. Tuttavia, il semplice monitoraggio ponderale, con l’ausilio del regolo, costituirebbe un primo significativo traguardo, nell’ottica di assicurare alla gestante un routinario controllo del trend ponderale.

Regolo circolare per aumento ponderale desiderabile in gravidanza

CENA, HELLAS;
2006-01-01

Abstract

Considerate le implicazioni per feto e madre, che un inappropriato aumento ponderale potrebbe comportare, e constatate le difficoltà percepite nel tentativo di monitorare tale parametro, si avverte urgente la necessità di poter usufruire di uno strumento di facile ed immediato utilizzo, tarato su validi valori di riferimento , per poter individuare il peso ideale per la paziente in gravidanza. Nasce così il regolo di controllo che consente di individuare l’aumento di peso auspicabile per la gravida, prendendo in considerazione sia il valore di BMI pregravidico sia l’età gestazionale, in modo tale da assicurare la possibilità di monitorare l’incremento ponderale della paziente secondo un criterio personalizzato. Lo strumento, tascabile, consta di due facce (A e B) (figure 1,2,3). Consultando A è possibile ricavare il valore di BMI pregravidico (kg/m2), indicato nell’ apposita finestra, dopo aver allineato peso (kg) e altezza (m) della paziente. Passando a B, in base al valore di BMI precedentemente ricavato, la paziente rientrerà in una delle categorie di peso contrassegnate da diversi colori: sottopeso (BMI<18.5 kg/m2), normopeso (18.5-24.9 kg/m2), sovrappeso (25-29.9 kg/m2), obesità (BMI≥30 kg/m2). Collocando la finestra sulla settimana di gestazione, essa indicherà anche l’incremento ponderale minimo e massimo per ogni categoria di BMI. Il regolo è stato costruito sfruttando come valori di riferimento le raccomandazioni della SINU, sezione “il fabbisogno energetico in gravidanza”, con l’intento di fornire al personale medico ed ostetrico uno strumento di rapida ed agevole consultazione con cui valutare quasi “a colpo d’occhio” il trend ponderale della gestante, potendo, così, intervenire prontamente là dove esso abbia assunto un andamento indesiderato. A tale scopo, si è pensato di scegliere uno strumento dalla forma già familiare e nota agli operatori di ostetricia e ginecologia, per permettere una veloce e semplice, seppur molto utile, valutazione del più elementare indice dello stato di nutrizione: il peso corporeo. Indubbiamente, valutazioni impedenzometriche, in grado di individuare variazioni delle percentuali di massa magra e massa grassa nonché il livello di ritenzione idrica, consentirebbero di delineare un profilo ancor più specifico e dettagliato. Tuttavia, il semplice monitoraggio ponderale, con l’ausilio del regolo, costituirebbe un primo significativo traguardo, nell’ottica di assicurare alla gestante un routinario controllo del trend ponderale.
2006
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/150553
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