Sono state svolte indagini in vigneti dell’Oltrepo Pavese (Lombardia) per valutare se licheni e funghi corticicoli e lichenicoli possano essere utilizzati come bioindicatori di inquinamento da fitofarmaci. I campionamenti sono stati effettuati in tre luoghi con diverse caratteristiche: Godiasco (vitigni abbandonati da tempo), Ponte Crenna (viti trattate in modo tradizionale da terra), Scorzoletta (viti trattate con mezzo aereo). La qualità dell’aria delle stazioni è stata valutata impiegando il metodo dell’IBL (reticolo 30x50 cm). I rilievi, condotti su Salix alba, hanno evidenziato un incremento di ricchezza floristica e biodiversità lichenica da Ponte Crenna a Godiasco a Scorzoletta. I funghi lichenicoli (epifiti ed endofiti) sono stati isolati da talli di Phaeophyscia orbicularis (a odiasco e Scorzoletta) e di Physcia adscendens (a Ponte Crenna). Il lieve aumento di taxa fungini epifiti sembrerebbe correlato alla biodiversità lichenica; la diminuzione dei ceppi del genere Mucor parrebbe in relazione alla sensibilità ai fitofarmaci. Gli endofiti decrescono dalla stazione senza trattamenti alle altre due. Dai risultati emersi dall’indagine effettuata sui funghi corticicoli non si evincono differenze significative relativamente alla ricchezza floristica delle stazioni. La colonizzazione fungina sembrerebbe, in questo caso, più legata a fattori biotici che ad altri fattori ambientali, quali gli inquinanti atmosferici.

Licheni e micromiceti corticicoli e lichenicoli nel biomonitoraggio di vigneti in Oltrepo Pavese.

PICCO, ANNA MARIA;VALCUVIA, MARIAGRAZIA;GUGLIELMINETTI, MARIA LIDIA;BURATTI, CHIARA;CHIAPPETTA, DANIELA;DELUCCHI, CRISTINA;RODOLFI, MARINELLA
2005-01-01

Abstract

Sono state svolte indagini in vigneti dell’Oltrepo Pavese (Lombardia) per valutare se licheni e funghi corticicoli e lichenicoli possano essere utilizzati come bioindicatori di inquinamento da fitofarmaci. I campionamenti sono stati effettuati in tre luoghi con diverse caratteristiche: Godiasco (vitigni abbandonati da tempo), Ponte Crenna (viti trattate in modo tradizionale da terra), Scorzoletta (viti trattate con mezzo aereo). La qualità dell’aria delle stazioni è stata valutata impiegando il metodo dell’IBL (reticolo 30x50 cm). I rilievi, condotti su Salix alba, hanno evidenziato un incremento di ricchezza floristica e biodiversità lichenica da Ponte Crenna a Godiasco a Scorzoletta. I funghi lichenicoli (epifiti ed endofiti) sono stati isolati da talli di Phaeophyscia orbicularis (a odiasco e Scorzoletta) e di Physcia adscendens (a Ponte Crenna). Il lieve aumento di taxa fungini epifiti sembrerebbe correlato alla biodiversità lichenica; la diminuzione dei ceppi del genere Mucor parrebbe in relazione alla sensibilità ai fitofarmaci. Gli endofiti decrescono dalla stazione senza trattamenti alle altre due. Dai risultati emersi dall’indagine effettuata sui funghi corticicoli non si evincono differenze significative relativamente alla ricchezza floristica delle stazioni. La colonizzazione fungina sembrerebbe, in questo caso, più legata a fattori biotici che ad altri fattori ambientali, quali gli inquinanti atmosferici.
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