Con il presente articolo s’intende portare a conoscenza del mondo dei professionisti che si occupano d’ingegneria sismica un aspetto ancora poco noto, pur essendo potenzialmente molto utile. In questo lavoro si dimostrerà che l’utilizzo d’immagini telerilevate da satellite può rappresentare una fonte d’informazione preziosa nei casi in cui i dati non sono disponibili in forma omogenea ed un sopralluogo non è in grado di assicurare una fornitura tempestiva dei dati necessari. S’illustrerà inoltre il vantaggio in termini di tempo e manodopera comunque ottenibile con le tecniche mostrate anche nei casi in cui la disponibilità delle informazioni fosse assicurata per le vie tradizionali. Nel caso qui trattato è stato intrapreso lo studio di vulnerabilità di una vasta area industriale sita nel golfo di Siracusa. Una serie di fattori hanno reso particolarmente difficile il reperimento delle informazioni costruttive sulle strutture ed infrastrutture presenti nel sito (serbatoi, condotte, ciminiere, strade, altre strutture), pure necessarie per svolgere correttamente lo studio. Si è quindi proceduto ad acquisire immagini satellitari dallo strumento ottico ad alta risoluzione (0,61 m nella banda pancromatica) montato sul satellite QuickBird. Elaborando le immagini così ottenute tramite software sviluppato in precedenza per problemi analoghi, integrato con nuovi elementi specifici, si è ottenuta una serie di informazioni utili alla valutazione del rischio sismico. In particolare si sono potute determinare posizione, impronta, elevazione delle strutture significative (es. serbatoi e ciminiere), ottenendo risultati forniti direttamente in un formato compatibile con i GIS standard. Tale compatibilità ha permesso un notevole risparmio sulla manodopera richiesta per lo sviluppo del GIS dell’area, strumento molto utile per le analisi di vulnerabilità e rischio.

Studio di vulnerabilità di una vasta area industriale mediante immagini telerilevate da satellite

DELL'ACQUA, FABIO;FARAVELLI, MARTA;GAMBA, PAOLO ETTORE;LISINI, GIANNI;ONIDA, MAURO;POLLI, DIEGO ALDO
2009-01-01

Abstract

Con il presente articolo s’intende portare a conoscenza del mondo dei professionisti che si occupano d’ingegneria sismica un aspetto ancora poco noto, pur essendo potenzialmente molto utile. In questo lavoro si dimostrerà che l’utilizzo d’immagini telerilevate da satellite può rappresentare una fonte d’informazione preziosa nei casi in cui i dati non sono disponibili in forma omogenea ed un sopralluogo non è in grado di assicurare una fornitura tempestiva dei dati necessari. S’illustrerà inoltre il vantaggio in termini di tempo e manodopera comunque ottenibile con le tecniche mostrate anche nei casi in cui la disponibilità delle informazioni fosse assicurata per le vie tradizionali. Nel caso qui trattato è stato intrapreso lo studio di vulnerabilità di una vasta area industriale sita nel golfo di Siracusa. Una serie di fattori hanno reso particolarmente difficile il reperimento delle informazioni costruttive sulle strutture ed infrastrutture presenti nel sito (serbatoi, condotte, ciminiere, strade, altre strutture), pure necessarie per svolgere correttamente lo studio. Si è quindi proceduto ad acquisire immagini satellitari dallo strumento ottico ad alta risoluzione (0,61 m nella banda pancromatica) montato sul satellite QuickBird. Elaborando le immagini così ottenute tramite software sviluppato in precedenza per problemi analoghi, integrato con nuovi elementi specifici, si è ottenuta una serie di informazioni utili alla valutazione del rischio sismico. In particolare si sono potute determinare posizione, impronta, elevazione delle strutture significative (es. serbatoi e ciminiere), ottenendo risultati forniti direttamente in un formato compatibile con i GIS standard. Tale compatibilità ha permesso un notevole risparmio sulla manodopera richiesta per lo sviluppo del GIS dell’area, strumento molto utile per le analisi di vulnerabilità e rischio.
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