La presente ricerca ha come scopo la rilevazione del cyberbullismo e di alcuni suoi correlati psicosociali in un campione di adolescenti italiani frequentanti il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado. Prevenire relazioni aggressive in età evolutiva, attualmente, significa anche indagare modalità di comunicazione quali il telefono cellulare e le risorse offerte da Internet, elementi costitutivi delle realtà relazionali degli adolescenti digital natives (Hinduja, Patchin, 2009), strumenti della cui importanza ai fini del mantenimento delle reti sociali fra pari gli adulti sono sovente inconsapevoli; appare altresì cruciale studiare le correlazioni fra il coinvolgimento in reiterate condotte aggressive agite tramite dispositivi elettronici – ossia atti di cyberbullismo – e costrutti psicosociali quali l’empatia cognitiva, l’aggressività reattiva e proattiva, l’emotività, l’adattamento sociale e scolastico, caratteristiche individuali che, nel bullismo “faccia a faccia”, differenziano in maniera significativa i diversi ruoli degli attori implicati (bulli, vittime, bulli-vittime); è, poi, di fondamentale importanza comprendere come gli adolescenti percepiscano la gravità delle varie forme di aggressione elettronica (Slonje, Smith, 2008; Mishna, Saini, Solomon, 2009), anche perché è stata rilevata una correlazione positiva fra la tendenza a considerare il cyberbullismo come un comportamento aggressivo di minore pericolosità rispetto ad attacchi “tradizionali” e l’assunzione del ruolo di cyberbullo (Walrave, Heirman, 2009).

Cyberbullismo e correlati psicosociali in un campione di adolescenti.

RENATI, ROBERTA;ZANETTI, MARIA ASSUNTA;BERRONE, CARLO
2009-01-01

Abstract

La presente ricerca ha come scopo la rilevazione del cyberbullismo e di alcuni suoi correlati psicosociali in un campione di adolescenti italiani frequentanti il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado. Prevenire relazioni aggressive in età evolutiva, attualmente, significa anche indagare modalità di comunicazione quali il telefono cellulare e le risorse offerte da Internet, elementi costitutivi delle realtà relazionali degli adolescenti digital natives (Hinduja, Patchin, 2009), strumenti della cui importanza ai fini del mantenimento delle reti sociali fra pari gli adulti sono sovente inconsapevoli; appare altresì cruciale studiare le correlazioni fra il coinvolgimento in reiterate condotte aggressive agite tramite dispositivi elettronici – ossia atti di cyberbullismo – e costrutti psicosociali quali l’empatia cognitiva, l’aggressività reattiva e proattiva, l’emotività, l’adattamento sociale e scolastico, caratteristiche individuali che, nel bullismo “faccia a faccia”, differenziano in maniera significativa i diversi ruoli degli attori implicati (bulli, vittime, bulli-vittime); è, poi, di fondamentale importanza comprendere come gli adolescenti percepiscano la gravità delle varie forme di aggressione elettronica (Slonje, Smith, 2008; Mishna, Saini, Solomon, 2009), anche perché è stata rilevata una correlazione positiva fra la tendenza a considerare il cyberbullismo come un comportamento aggressivo di minore pericolosità rispetto ad attacchi “tradizionali” e l’assunzione del ruolo di cyberbullo (Walrave, Heirman, 2009).
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