n ogni specie animale e nell’ambito della stessa specie animale il muscolo scheletrico è chiamato a rispondere ad un ampio spettro di richieste funzionali. Questo spettro di attività richiede un continuo adattamento della prestazione, e, in particolare, una fine modulazione della potenza sviluppata. Questo adattamento si realizza mediante processi plastici a breve e a lungo termine. Tra gli adattamenti a lungo termine la plasticità qualitativa consiste nella diversa espressione di isoforme delle proteine contrattili e in particolare del motore molecolare della contrazione, la miosina. Queste isoforme sono associate a proprietà contrattili diverse e la modulazione della loro espressione rappresenta la base dell’adattamento prestazione all’esercizio fisico.
La plasticità del muscolo scheletrico: il fondamento di ogni performance.
D'ANTONA, GIUSEPPE
2009-01-01
Abstract
n ogni specie animale e nell’ambito della stessa specie animale il muscolo scheletrico è chiamato a rispondere ad un ampio spettro di richieste funzionali. Questo spettro di attività richiede un continuo adattamento della prestazione, e, in particolare, una fine modulazione della potenza sviluppata. Questo adattamento si realizza mediante processi plastici a breve e a lungo termine. Tra gli adattamenti a lungo termine la plasticità qualitativa consiste nella diversa espressione di isoforme delle proteine contrattili e in particolare del motore molecolare della contrazione, la miosina. Queste isoforme sono associate a proprietà contrattili diverse e la modulazione della loro espressione rappresenta la base dell’adattamento prestazione all’esercizio fisico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
