Nell'autunno 1937 Eugenio Montale comincia a lavorare su una antologia di varie poesie, trovata nel fonodo Scheiwiller, collocato ora al Centro APICE dell'Università degli studi di Milano: testi di Tasso, Apollinaire, Nerval, Hopkins, assieme a poeti meno famosi come Catherine Pozzi, Pierre Cassou, François Maynard, tutti sul tema dell'amore, amore come fuoco-ghiaccio, effetti dello sguardo, luce-tenebra. Tutto ciò è peculiare di Clizia e delle relazioni tra lei e Montale. Il saggio traccia la storia di questo rapporto amoroso strettamente connesso alla composizione dei "Mottetti" e delle altre liriche di "Occasioni" ed esamina a fondo le interconnessioni con l'antologia.
Un'antologia amorosa. Montale per Clizia
RICCARDI, CARLA
2010-01-01
Abstract
Nell'autunno 1937 Eugenio Montale comincia a lavorare su una antologia di varie poesie, trovata nel fonodo Scheiwiller, collocato ora al Centro APICE dell'Università degli studi di Milano: testi di Tasso, Apollinaire, Nerval, Hopkins, assieme a poeti meno famosi come Catherine Pozzi, Pierre Cassou, François Maynard, tutti sul tema dell'amore, amore come fuoco-ghiaccio, effetti dello sguardo, luce-tenebra. Tutto ciò è peculiare di Clizia e delle relazioni tra lei e Montale. Il saggio traccia la storia di questo rapporto amoroso strettamente connesso alla composizione dei "Mottetti" e delle altre liriche di "Occasioni" ed esamina a fondo le interconnessioni con l'antologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.