Il contributo propone la possibilità che l'osservazione del gioco permetta di cogliere il punto di vista del bambino sul mondo, i suoi bisogni evolutivi e le sue curiosità, per tenerne conto nella costruzione del contesto educativo e quindi per realizzare, seppure in via indiretta, la partecipazione infantile alla progettazione educativa. Tale possibilità e le sue criticità sono messe a fuoco prima di tutto in riferimento alla letteratura, approfondendo sia la prospettiva della sociologia dell’infanzia, che fonda il recente filone di studi educativi sul bambino come partner competente e propone il gioco come osservatorio sulle “culture” dei bambini, sia il punto di vista psicoanalitico, che descrive l’attività ludica infantile come “specchio” del mondo interno del bambino, quindi della sua “voce” più personale e autentica. In secondo luogo, i “nodi” relativi alla possibilità di cogliere il punto di vista del bambino osservando il suo gioco vengono puntualizzati attraverso l’analisi qualitativa delle riflessioni di gruppi di educatori e coordinatori pedagogici di asilo nido, raccolte e documentate nel corso di un percorso di ricerca-formazione realizzato dai nidi d'infanzia di Modena circa le caratteristiche di un nido di "qualità" per il gioco.

Il gioco e la partecipazione del bambino: una sfida educativa e i suoi nodi

SAVIO, DONATELLA
2010-01-01

Abstract

Il contributo propone la possibilità che l'osservazione del gioco permetta di cogliere il punto di vista del bambino sul mondo, i suoi bisogni evolutivi e le sue curiosità, per tenerne conto nella costruzione del contesto educativo e quindi per realizzare, seppure in via indiretta, la partecipazione infantile alla progettazione educativa. Tale possibilità e le sue criticità sono messe a fuoco prima di tutto in riferimento alla letteratura, approfondendo sia la prospettiva della sociologia dell’infanzia, che fonda il recente filone di studi educativi sul bambino come partner competente e propone il gioco come osservatorio sulle “culture” dei bambini, sia il punto di vista psicoanalitico, che descrive l’attività ludica infantile come “specchio” del mondo interno del bambino, quindi della sua “voce” più personale e autentica. In secondo luogo, i “nodi” relativi alla possibilità di cogliere il punto di vista del bambino osservando il suo gioco vengono puntualizzati attraverso l’analisi qualitativa delle riflessioni di gruppi di educatori e coordinatori pedagogici di asilo nido, raccolte e documentate nel corso di un percorso di ricerca-formazione realizzato dai nidi d'infanzia di Modena circa le caratteristiche di un nido di "qualità" per il gioco.
2010
9788884346742
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/225446
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