In questo lavoro, vengono riportati i risultati dello studio mineralogico, petrografico e chimico di cinque frammenti di concotto, restituiti dallo scavo archeologico di Sant'Andrea di Travo (Val Trebbia, Piacenza). La funzione e l'ampio utilizzo dei concotti fanno ipotizzare che fossero realizzati con materiale locale e facilmente reperibile. Essi rappresentano con buona approssimazione dei testimoni delle materie prime. Le indagini petrografiche e mineralogiche hanno mostrato una composizione molto simile a quella di alcuni reperti ceramici a grana fine, restituiti dallo stesso scavo. La presenza di minerali quali quarzo, feldspati, miche, anfiboli, zirconi e di clasti litici di origine metamorfica indicano un'origine locale del materiale argilloso. Il confronto, effettuato su basi petrografiche e chimiche, dei concotti con i reperti ceramici dello scavo e con i materiali argillosi campionati in prossimità dello scavo archeologico, permette di fare importanti considerazioni non solo sulla provenienza delle materie prime, ma anche sulle tecniche di preparazione degli impasti (depurazione o aggiunta di correttori di plasticità).

Il concotto come testimone delle materie prime della produzione ceramica di Travo (Piacenza)

BASSO, ELENA;RICCARDI, MARIA PIA
2007-01-01

Abstract

In questo lavoro, vengono riportati i risultati dello studio mineralogico, petrografico e chimico di cinque frammenti di concotto, restituiti dallo scavo archeologico di Sant'Andrea di Travo (Val Trebbia, Piacenza). La funzione e l'ampio utilizzo dei concotti fanno ipotizzare che fossero realizzati con materiale locale e facilmente reperibile. Essi rappresentano con buona approssimazione dei testimoni delle materie prime. Le indagini petrografiche e mineralogiche hanno mostrato una composizione molto simile a quella di alcuni reperti ceramici a grana fine, restituiti dallo stesso scavo. La presenza di minerali quali quarzo, feldspati, miche, anfiboli, zirconi e di clasti litici di origine metamorfica indicano un'origine locale del materiale argilloso. Il confronto, effettuato su basi petrografiche e chimiche, dei concotti con i reperti ceramici dello scavo e con i materiali argillosi campionati in prossimità dello scavo archeologico, permette di fare importanti considerazioni non solo sulla provenienza delle materie prime, ma anche sulle tecniche di preparazione degli impasti (depurazione o aggiunta di correttori di plasticità).
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