Si presenta in questo lavoro una sintesi preliminare delle nuove acquisizioni conseguite nell'ambiro di un progetto interdisciplinare volto ad affinare la conoscenza delle variazioni diacroniche nelle dinamiche di diffusione infraregionali ed interregionali dell'ossidiana ed in particolare la definiziorre della distribuzione topografica dei depositi e delle strategie di acquisizione, delle modalità di accesso alle fonti, di riduzione e veicolazione della materia prima in epoca preistorica. Sulla base di un'estesa campionatura geologica (143 esemplari) e della mappatura dei depositi della materia prima con le loro caratteristiche strutturali e composizionali, sono state integrate tra lnro analisi di determinazione dei principali gruppi chimici dell'ossidiana sarda (SA, SB, SC) attuate sia per attivazione neutronica strumentale (INAA, 72 canlpioni) sia mediante microsonda elettronica (EPM, 71 campioni). Le analisi alla rnicrosctnda hanno permesso inoltre di distinguere i sottogruppi SB1 ed SB2. I dati acquisiti hanno consentito di presentare una prima carta geochimica di riparrizione dei tipi di ossidiana nei giacimenti secondari (depositi alluvionali). L'interpretazione dei dati sulla tecnologia e la provenienza dei manufatti raccolti nei siti neolitici dell'area tirrenica in futuro dovranrlo tener conto di questa ripartizione.

L'ossidiana del Monte Arci (Sardegna sud-occidentale: nuove acquisizioni sulle fonti e sfruttamento delle materie prime alla luce dei dati archeometrici.

MELONI, SANDRO;ODDONE, MASSIMO;
2006-01-01

Abstract

Si presenta in questo lavoro una sintesi preliminare delle nuove acquisizioni conseguite nell'ambiro di un progetto interdisciplinare volto ad affinare la conoscenza delle variazioni diacroniche nelle dinamiche di diffusione infraregionali ed interregionali dell'ossidiana ed in particolare la definiziorre della distribuzione topografica dei depositi e delle strategie di acquisizione, delle modalità di accesso alle fonti, di riduzione e veicolazione della materia prima in epoca preistorica. Sulla base di un'estesa campionatura geologica (143 esemplari) e della mappatura dei depositi della materia prima con le loro caratteristiche strutturali e composizionali, sono state integrate tra lnro analisi di determinazione dei principali gruppi chimici dell'ossidiana sarda (SA, SB, SC) attuate sia per attivazione neutronica strumentale (INAA, 72 canlpioni) sia mediante microsonda elettronica (EPM, 71 campioni). Le analisi alla rnicrosctnda hanno permesso inoltre di distinguere i sottogruppi SB1 ed SB2. I dati acquisiti hanno consentito di presentare una prima carta geochimica di riparrizione dei tipi di ossidiana nei giacimenti secondari (depositi alluvionali). L'interpretazione dei dati sulla tecnologia e la provenienza dei manufatti raccolti nei siti neolitici dell'area tirrenica in futuro dovranrlo tener conto di questa ripartizione.
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