L'autore anlizza la seguente problematica: se la violazione di regole di diritto pubblico costituisca concorrenza sleale e ritiene che la risposta vada cercata nella regola dell'art. 2598 n. 3 c.c.. L'autore elenca anzitutto le varie tesi sul tema: la prima nega radicalmente la giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria a conoscere le violazioni di regole di diritto pubblico anche quando contestate dal privato come atti di concorrenza sleale; la seconda ritiene che la violazione di regole di diritto pubblico può integrare concorrenza sleale ex art. 2598 n. 3 c.c. quando sia accompagnata da un animus nocendi. Inoltre, la terza ritiene che la violazione di regole di diritto pubblico può integrare concorrenza sleale ex art. 2598 n. 3 c.c. quando sia realizzata con modalità di per sé scorrette aliunde, la quarta distingue tre ipotesi: violazione di norme che impongono dei limiti all'esercizio dell'attività imprenditoriale, violazione di norme che impongono dei costi all'attività imprenditoriale, violazione di norme che impongono oneri. La quinta, condivisa dall'A., qualifica come concorrenza sleale la violazione della disciplina pubblicistica della concorrenza.

Regole pubblicistiche e concorrenza sleale

UBERTAZZI, LUIGI CARLO
2006-01-01

Abstract

L'autore anlizza la seguente problematica: se la violazione di regole di diritto pubblico costituisca concorrenza sleale e ritiene che la risposta vada cercata nella regola dell'art. 2598 n. 3 c.c.. L'autore elenca anzitutto le varie tesi sul tema: la prima nega radicalmente la giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria a conoscere le violazioni di regole di diritto pubblico anche quando contestate dal privato come atti di concorrenza sleale; la seconda ritiene che la violazione di regole di diritto pubblico può integrare concorrenza sleale ex art. 2598 n. 3 c.c. quando sia accompagnata da un animus nocendi. Inoltre, la terza ritiene che la violazione di regole di diritto pubblico può integrare concorrenza sleale ex art. 2598 n. 3 c.c. quando sia realizzata con modalità di per sé scorrette aliunde, la quarta distingue tre ipotesi: violazione di norme che impongono dei limiti all'esercizio dell'attività imprenditoriale, violazione di norme che impongono dei costi all'attività imprenditoriale, violazione di norme che impongono oneri. La quinta, condivisa dall'A., qualifica come concorrenza sleale la violazione della disciplina pubblicistica della concorrenza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/33933
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