Il lavoro offre una ricostruzione dell’avvento e della diffusione della gelsibachicoltura nello Stato di Milano fra i secoli XV e XVIII. Il percorso è cruciale per comprendere come la regione diventerà nell’Ottocento la principale area esportatrice in Europa di seta greggia. Il saggio sottolinea in particolare il carattere di crescita tumultuosa di tale segmento della filiera serica negli anni Settanta e Ottanta del ’500. La liberalizzazione delle esportazioni di seta greggia dal Milanesado decisa nel 1595, e mai più rinnegata, scaturisce da questa cambio di passo. La svolta ha i tratti di una “crisi strutturale”: lo Stato di Milano passa dalla condizione di paese importatore di materia prima per le manifatture cittadine, a quella di serbatoio di esportazione di semilavorato. Il cambiamento investe sia la struttura del suo settore secondario sia la composizione e la dislocazione delle produzioni seriche nelle campagne e nei centri rurali. Il lavoro ha l’ambizione di offrire nuovi strumenti di indagine per la ricostruzione della transizione dall’economia pre-industriale a quella industriale in un orizzonte di lungo periodo e in un contesto regionale.

Storia economica, ambiente e modo di produzione. L'affermazione della gelsibachicoltura nella Lombardia della prima età moderna

CORRITORE, RENZO PAOLO
2012-01-01

Abstract

Il lavoro offre una ricostruzione dell’avvento e della diffusione della gelsibachicoltura nello Stato di Milano fra i secoli XV e XVIII. Il percorso è cruciale per comprendere come la regione diventerà nell’Ottocento la principale area esportatrice in Europa di seta greggia. Il saggio sottolinea in particolare il carattere di crescita tumultuosa di tale segmento della filiera serica negli anni Settanta e Ottanta del ’500. La liberalizzazione delle esportazioni di seta greggia dal Milanesado decisa nel 1595, e mai più rinnegata, scaturisce da questa cambio di passo. La svolta ha i tratti di una “crisi strutturale”: lo Stato di Milano passa dalla condizione di paese importatore di materia prima per le manifatture cittadine, a quella di serbatoio di esportazione di semilavorato. Il cambiamento investe sia la struttura del suo settore secondario sia la composizione e la dislocazione delle produzioni seriche nelle campagne e nei centri rurali. Il lavoro ha l’ambizione di offrire nuovi strumenti di indagine per la ricostruzione della transizione dall’economia pre-industriale a quella industriale in un orizzonte di lungo periodo e in un contesto regionale.
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