Il tema dell’accessibilità e della fruibilità del patrimonio storico – architettonico sta assumendo sempre più rilevanza nel conteso nazionale, e in quello europeo più in generale, anche per le importanti funzioni che normalmente vengono inserite in contenitori edilizi dall’elevato valore culturale e documentale, collocati spesso nel centro storico delle città oppure in aree di elevato pregio ambientale. Operare sul tessuto costruito non limitandosi al solo rispetto della normativa relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali ma adottando un approccio consapevole dell’importanza di garantire a qualsiasi tipo di utente la possibilità di muoversi e fruire dello spazio in autonomia e sicurezza deve diventare una consuetudine per il progettista dell’intervento di recupero. Le esigenze della conservazione dei beni culturali procedono di pari passo alla riappropriazione dell’uso pubblico dei beni e l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali diventa un fatto tecnico progettuale che investe l’edificio antico, il tessuto urbano ad esso adiacente, la fruibilità e la disponibilità di servizi quali i trasporti, le strutture ricettive e quelle ricreative. Appaiono maturi i tempi per un nuovo modo di progettare, che consideri l’accessibilità come un elemento da tenere in considerazione fin dalla programmazione dell’intervento edilizio, e non come una verifica di rispondenza alla normativa specifica; una progettualità mossa da un approccio inclusivo, che non distingua tra cittadini di classe A e di classe B, ma che soddisfi le esigenze di tutti: bambini, anziani, mamme che spingono il passeggino, persone con disabilità che si muovono in carrozzina oppure che non vedono, non sentono oppure hanno problemi intellettivi, o più semplicemente qualche difficoltà di tipo alimentare. Il contributo vuole proporre un metodo di indagine e valutazione del livello di accessibilità e fruibilità di un edificio storico, premessa indispensabile per qualsiasi intervento di recupero, conservazione e valorizzazione del bene architettonico che si voglia orientare verso scelte e strumenti operativi volti a soddisfare un ampio quadro esigenziale, determinato dalla sovrapposizione di richieste diverse ed articolate.

Accessibilità e fruibilità del patrimonio architettonico: occasioni per una sostenibilità "sociale" del recupero

GRECO, ALESSANDRO
2012-01-01

Abstract

Il tema dell’accessibilità e della fruibilità del patrimonio storico – architettonico sta assumendo sempre più rilevanza nel conteso nazionale, e in quello europeo più in generale, anche per le importanti funzioni che normalmente vengono inserite in contenitori edilizi dall’elevato valore culturale e documentale, collocati spesso nel centro storico delle città oppure in aree di elevato pregio ambientale. Operare sul tessuto costruito non limitandosi al solo rispetto della normativa relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali ma adottando un approccio consapevole dell’importanza di garantire a qualsiasi tipo di utente la possibilità di muoversi e fruire dello spazio in autonomia e sicurezza deve diventare una consuetudine per il progettista dell’intervento di recupero. Le esigenze della conservazione dei beni culturali procedono di pari passo alla riappropriazione dell’uso pubblico dei beni e l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali diventa un fatto tecnico progettuale che investe l’edificio antico, il tessuto urbano ad esso adiacente, la fruibilità e la disponibilità di servizi quali i trasporti, le strutture ricettive e quelle ricreative. Appaiono maturi i tempi per un nuovo modo di progettare, che consideri l’accessibilità come un elemento da tenere in considerazione fin dalla programmazione dell’intervento edilizio, e non come una verifica di rispondenza alla normativa specifica; una progettualità mossa da un approccio inclusivo, che non distingua tra cittadini di classe A e di classe B, ma che soddisfi le esigenze di tutti: bambini, anziani, mamme che spingono il passeggino, persone con disabilità che si muovono in carrozzina oppure che non vedono, non sentono oppure hanno problemi intellettivi, o più semplicemente qualche difficoltà di tipo alimentare. Il contributo vuole proporre un metodo di indagine e valutazione del livello di accessibilità e fruibilità di un edificio storico, premessa indispensabile per qualsiasi intervento di recupero, conservazione e valorizzazione del bene architettonico che si voglia orientare verso scelte e strumenti operativi volti a soddisfare un ampio quadro esigenziale, determinato dalla sovrapposizione di richieste diverse ed articolate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/744632
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