Nel quadro, tradizionalmente definito anomico, delle nostre relazioni indu-striali è recentemente intervenuto il protocollo d’intesa del 31 maggio 2013 tra Confindustria e Cigl, Cisl e Uil, a completamento di una stagione di accordi interconfederali, all’esito della quale sembra delinearsi una regolazione con-venzionale compiuta del sistema di contrattazione collettiva. In un breve arco di tempo, si è avuta anche la sentenza 23 luglio 2013, n. 231 della Corte costi-tuzionale, che ha interrotto una lunga stagione di agnosticismo della giustizia costituzionale in ordine all’art. 19, l. n. 300/1970, una delle norme baricentri-che del c.d. Statuto dei lavoratori. A ciò deve aggiungersi il controverso art. 8 della l. n. 148/2011 che, a sua volta, ha recentemente interrotto una stagione di astensionismo legislativo in materia di efficacia del contratto collettivo, quanto meno a livello aziendale e territoriale. Il contributo che segue intende analizzare le modalità attraverso le quali si sta ricomponendo ad opera di svariati attori (dalla Corte costituzionale, alle parti sociali, al legislatore storico) il quadro regolatorio delle relazioni industriali al fine di saggiarne elementi di coerenza e incoerenza anche alla luce del dibatti-to, mai sopito, relativo all'opportunità di un intervento legislativo in materia di rappresentanza sindacale e contrattazione collettiva.

Rappresentatività e diritti sindacali tra autonomia collettiva e giustizia costituzionale

MAGNANI, MARIELLA
2014-01-01

Abstract

Nel quadro, tradizionalmente definito anomico, delle nostre relazioni indu-striali è recentemente intervenuto il protocollo d’intesa del 31 maggio 2013 tra Confindustria e Cigl, Cisl e Uil, a completamento di una stagione di accordi interconfederali, all’esito della quale sembra delinearsi una regolazione con-venzionale compiuta del sistema di contrattazione collettiva. In un breve arco di tempo, si è avuta anche la sentenza 23 luglio 2013, n. 231 della Corte costi-tuzionale, che ha interrotto una lunga stagione di agnosticismo della giustizia costituzionale in ordine all’art. 19, l. n. 300/1970, una delle norme baricentri-che del c.d. Statuto dei lavoratori. A ciò deve aggiungersi il controverso art. 8 della l. n. 148/2011 che, a sua volta, ha recentemente interrotto una stagione di astensionismo legislativo in materia di efficacia del contratto collettivo, quanto meno a livello aziendale e territoriale. Il contributo che segue intende analizzare le modalità attraverso le quali si sta ricomponendo ad opera di svariati attori (dalla Corte costituzionale, alle parti sociali, al legislatore storico) il quadro regolatorio delle relazioni industriali al fine di saggiarne elementi di coerenza e incoerenza anche alla luce del dibatti-to, mai sopito, relativo all'opportunità di un intervento legislativo in materia di rappresentanza sindacale e contrattazione collettiva.
2014
9788898652211
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