In questo volume si ripubblica un saggio denso e illuminante di Harry Powers, già apparso nei programmi di sala della Fenice (1991) e rivisto per l’occasione, in omaggio al grande studioso verdiano scomparso nel 2007. Powers focalizza la sua attenzione critica proprio sul nuovo finale primo, e con pazienza e acume guida il lettore in un processo ri-creativo affascinante, non tralasciando alcun dettaglio. Lo spettatore avverte in teatro la spinta dinamica che questo immane affresco corale, concluso dalla maledizione del Doge contro il perfido Albiani, proietta sullo sviluppo dell’azione: Powers ne motiva l’effetto ricorrendo ai mezzi della filologia, facendo emergere scelte drammatiche e musicali di estrema sottigliezza che non erano frutto di un progetto ben delineato in partenza, ma che hanno preso forma un poco per volta, anche nel fitto dialogo con Boito. In apertura Anselm Gerhard offre la sua visione ermeneutica del Boccanegra sotto aspetti molteplici, scrivendo un saggio esteso che coglie l’essenza dell’opera interrogando la partitura da angolazioni diverse.

Giuseppe Verdi, «Simon Boccanegra»

GIRARDI, MICHELE;BONOMI, EMANUELE MARIA
2014-01-01

Abstract

In questo volume si ripubblica un saggio denso e illuminante di Harry Powers, già apparso nei programmi di sala della Fenice (1991) e rivisto per l’occasione, in omaggio al grande studioso verdiano scomparso nel 2007. Powers focalizza la sua attenzione critica proprio sul nuovo finale primo, e con pazienza e acume guida il lettore in un processo ri-creativo affascinante, non tralasciando alcun dettaglio. Lo spettatore avverte in teatro la spinta dinamica che questo immane affresco corale, concluso dalla maledizione del Doge contro il perfido Albiani, proietta sullo sviluppo dell’azione: Powers ne motiva l’effetto ricorrendo ai mezzi della filologia, facendo emergere scelte drammatiche e musicali di estrema sottigliezza che non erano frutto di un progetto ben delineato in partenza, ma che hanno preso forma un poco per volta, anche nel fitto dialogo con Boito. In apertura Anselm Gerhard offre la sua visione ermeneutica del Boccanegra sotto aspetti molteplici, scrivendo un saggio esteso che coglie l’essenza dell’opera interrogando la partitura da angolazioni diverse.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1114722
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