Al di fuori di un ristretto ambito di specialisti e di cultori - siano essi docenti, formatori o operatori culturali - impegnati, a vario titolo e in diversi ambiti, nei processi di formazione, ci si potrebbe chiedere quale senso possa avere soffermarsi alla lettura critica di un volume dedicato alla didattica di una disciplina “fantasma” - le Geoscienze - che, di fatto, allo stato dell’arte, non compare in termini espliciti nel variegato panorama curricolare della Scuola italiana. D’altra parte, l’opportunità di padroneggiare conoscenze e competenze strettamente riferibili a questo ambito del sapere, è, a dir poco essenziale, per i cittadini di un Paese come l’Italia, animato da forme di intensa vivacità geodinamica e morfogenetica, ma pure dotato di un patrimonio geologico esemplare, da valorizzare e fruire in termini sostenibili. Tali considerazioni, naturalmente ovvie per i geo-scienziati ma non sempre altrettanto “assimilate” da un pubblico più vasto, suggeriscono l’urgente necessità di offrire occasioni significative di approfondimento ai docenti, per favorire, successivamente, negli allievi loro affidati, lo sviluppo generalizzato di competenze pregiate, che si rivelano, spesso, essenziali alla stessa sopravvivenza. Ciò richiede un’attenta progettazione di percorsi formativi - anche in termini di originalità metodologica oltre che di contenuti - da radicare in un intreccio fecondo tra ricerca scientifica nei diversi settori delle Geoscienze e ricerca didattica coerente con le esigenze delle agenzie implicate sul piano della formazione, con particolare - anche se non esclusiva - attenzione al mondo della Scuola e dell’Università. Il volume, frutto di una costruttiva collaborazione di studiosi sensibili, eticamente e pedagogicamente motivati, afferenti al mondo dell’Università, della Scuola e della cultura, provenienti da diverse regioni italiane e generosamente impegnati sul fronte della ricerca didattica, della formazione e della divulgazione scientifica, si inserisce armoniosamente nella prospettiva strategica appena delineata, offrendo intensi spunti di riflessione ed efficaci stimoli volti all’innovazione. Il volume si articola in cinque parti, consentendo al lettore di spaziare su molteplici aspetti di interesse per la Didattica delle Geoscienze. La prima parte, di carattere evidentemente introduttivo, esamina criticamente i rapporti non sempre idilliaci tra Geoscienze e società. Così, E. Miccadei, in un contributo di ampio respiro, esplora magistralmente la declinazione sociale degli studi geoscientifici, ripercorrendo la nascita e lo sviluppo della Geologia sociale mentre lo scrivente esamina, anche in prospettiva evoluzionaria, l’incidenza delle Geoscienze nei sistemi formativi del nostro Paese, evidenziandone le potenzialità - non sempre, per altro, felicemente sviluppate - sul fronte della promozione di importanti competenze di cittadinanza. La seconda e la terza parte approfondiscono ulteriormente problematiche connesse alla Didattica delle Geoscienze, contestualizzandole nell’ambito dell’Università e della Scuola. Nella seconda parte i contributi di G. Battisti e J. De Waele introducono un’interessante riflessione sulla Didattica delle Geoscienze specialistiche, soffermandosi su temi di significativo interesse e originalità (Geografia dell’energia, anche da un punto di vista epistemologico; Carsologia e Speleologia) mentre E. Miccadei tratteggia l’intenso impegno dell’Università G. D’Annunzio Chieti Pescara sul fronte della divulgazione scientifica e della didattica orientativa. Nella terza parte vengono esaminate questioni connesse alla progettazione dei curricola verticali di Geoscienze nella Scuola, alla luce delle nuove opportunità offerte dalla didattica orientata allo sviluppo di competenze; così, il contributo di G. Giurco, si sofferma sulla Scuola dell’infanzia e sul primo ciclo dell’istruzione mentre il contributo dello scrivente si concentra, in particolare, sul secondo ciclo dell’istruzione. La parte quarta e la parte quinta sono dedicate alle didattiche integrative, ossia alla didattica museale e alla didattica territoriale, declinate in prospettiva laboratoriale nei più diversi contesti formativi. Nella quarta parte, F. Grossi e C. Amadori presentano le iniziative promosse dal Museo Geopaleontologico “Ardito Desio” di Rocca di Cave; C. Casarotto illustra una coinvolgente iniziativa divulgativa di interesse glaciologico promossa dal Museo delle Scienze di Trento in collaborazione con prestigiosi sodalizi scientifici; R. La Porta si sofferma sulle potenzialità didattiche dei musei minerari del Triveneto mentre C. Salvi e G. Giurco illustrano le feconde opportunità formative offerte dai musei geo-scientifici universitari. Nella quinta parte vengono delineate le potenzialità della didattica laboratoriale territoriale: i contributi di S. Trento e G. Giurco propongono esempi paradigmatici realizzati nell’ambito di un’area protetta della Venezia Giulia in una prospettiva attenta alle istanze della continuità didattica verticale; V. Bologna suggerisce, invece, quando necessario, il ricorso a “visite virtuali”. Vengono inoltre esaminate le problematiche connesse alla didattica territoriale a supporto della formazione ricorrente (G. Battisti) e, rispettivamente, della formazione iniziale dei docenti delle Scuole di ogni ordine e grado (M. Stoppa). In Appendice, due contributi di M. Stoppa si soffermano, infine, sul sostegno offerto dai Sodalizi scientifici alla promozione della ricerca didattica e su una meritoria iniziativa, di particolare interesse per la Didattica speciale delle Geoscienze (e non solo), realizzata dal Museo delle Scienze di Trento. Governare consapevolmente il rischio ambientale e fruire del patrimonio geologico in una prospettiva attenta alle istanze della sostenibilità rappresentano obiettivi strategici per le società del presente e del futuro, da perseguire con decisione e impegno, senza stancarsi: il volume offre, in tal senso, alcuni suggerimenti operativi concreti che, tuttavia, si prefiggono di stimolare nei sistemi formativi efficaci processi di autentica innovazione, con potenziali significative ricadute a beneficio di tutta la società.

Introduzione alla didattica delle geoscienze. Problemi

AMADORI, CHIARA
2014-01-01

Abstract

Al di fuori di un ristretto ambito di specialisti e di cultori - siano essi docenti, formatori o operatori culturali - impegnati, a vario titolo e in diversi ambiti, nei processi di formazione, ci si potrebbe chiedere quale senso possa avere soffermarsi alla lettura critica di un volume dedicato alla didattica di una disciplina “fantasma” - le Geoscienze - che, di fatto, allo stato dell’arte, non compare in termini espliciti nel variegato panorama curricolare della Scuola italiana. D’altra parte, l’opportunità di padroneggiare conoscenze e competenze strettamente riferibili a questo ambito del sapere, è, a dir poco essenziale, per i cittadini di un Paese come l’Italia, animato da forme di intensa vivacità geodinamica e morfogenetica, ma pure dotato di un patrimonio geologico esemplare, da valorizzare e fruire in termini sostenibili. Tali considerazioni, naturalmente ovvie per i geo-scienziati ma non sempre altrettanto “assimilate” da un pubblico più vasto, suggeriscono l’urgente necessità di offrire occasioni significative di approfondimento ai docenti, per favorire, successivamente, negli allievi loro affidati, lo sviluppo generalizzato di competenze pregiate, che si rivelano, spesso, essenziali alla stessa sopravvivenza. Ciò richiede un’attenta progettazione di percorsi formativi - anche in termini di originalità metodologica oltre che di contenuti - da radicare in un intreccio fecondo tra ricerca scientifica nei diversi settori delle Geoscienze e ricerca didattica coerente con le esigenze delle agenzie implicate sul piano della formazione, con particolare - anche se non esclusiva - attenzione al mondo della Scuola e dell’Università. Il volume, frutto di una costruttiva collaborazione di studiosi sensibili, eticamente e pedagogicamente motivati, afferenti al mondo dell’Università, della Scuola e della cultura, provenienti da diverse regioni italiane e generosamente impegnati sul fronte della ricerca didattica, della formazione e della divulgazione scientifica, si inserisce armoniosamente nella prospettiva strategica appena delineata, offrendo intensi spunti di riflessione ed efficaci stimoli volti all’innovazione. Il volume si articola in cinque parti, consentendo al lettore di spaziare su molteplici aspetti di interesse per la Didattica delle Geoscienze. La prima parte, di carattere evidentemente introduttivo, esamina criticamente i rapporti non sempre idilliaci tra Geoscienze e società. Così, E. Miccadei, in un contributo di ampio respiro, esplora magistralmente la declinazione sociale degli studi geoscientifici, ripercorrendo la nascita e lo sviluppo della Geologia sociale mentre lo scrivente esamina, anche in prospettiva evoluzionaria, l’incidenza delle Geoscienze nei sistemi formativi del nostro Paese, evidenziandone le potenzialità - non sempre, per altro, felicemente sviluppate - sul fronte della promozione di importanti competenze di cittadinanza. La seconda e la terza parte approfondiscono ulteriormente problematiche connesse alla Didattica delle Geoscienze, contestualizzandole nell’ambito dell’Università e della Scuola. Nella seconda parte i contributi di G. Battisti e J. De Waele introducono un’interessante riflessione sulla Didattica delle Geoscienze specialistiche, soffermandosi su temi di significativo interesse e originalità (Geografia dell’energia, anche da un punto di vista epistemologico; Carsologia e Speleologia) mentre E. Miccadei tratteggia l’intenso impegno dell’Università G. D’Annunzio Chieti Pescara sul fronte della divulgazione scientifica e della didattica orientativa. Nella terza parte vengono esaminate questioni connesse alla progettazione dei curricola verticali di Geoscienze nella Scuola, alla luce delle nuove opportunità offerte dalla didattica orientata allo sviluppo di competenze; così, il contributo di G. Giurco, si sofferma sulla Scuola dell’infanzia e sul primo ciclo dell’istruzione mentre il contributo dello scrivente si concentra, in particolare, sul secondo ciclo dell’istruzione. La parte quarta e la parte quinta sono dedicate alle didattiche integrative, ossia alla didattica museale e alla didattica territoriale, declinate in prospettiva laboratoriale nei più diversi contesti formativi. Nella quarta parte, F. Grossi e C. Amadori presentano le iniziative promosse dal Museo Geopaleontologico “Ardito Desio” di Rocca di Cave; C. Casarotto illustra una coinvolgente iniziativa divulgativa di interesse glaciologico promossa dal Museo delle Scienze di Trento in collaborazione con prestigiosi sodalizi scientifici; R. La Porta si sofferma sulle potenzialità didattiche dei musei minerari del Triveneto mentre C. Salvi e G. Giurco illustrano le feconde opportunità formative offerte dai musei geo-scientifici universitari. Nella quinta parte vengono delineate le potenzialità della didattica laboratoriale territoriale: i contributi di S. Trento e G. Giurco propongono esempi paradigmatici realizzati nell’ambito di un’area protetta della Venezia Giulia in una prospettiva attenta alle istanze della continuità didattica verticale; V. Bologna suggerisce, invece, quando necessario, il ricorso a “visite virtuali”. Vengono inoltre esaminate le problematiche connesse alla didattica territoriale a supporto della formazione ricorrente (G. Battisti) e, rispettivamente, della formazione iniziale dei docenti delle Scuole di ogni ordine e grado (M. Stoppa). In Appendice, due contributi di M. Stoppa si soffermano, infine, sul sostegno offerto dai Sodalizi scientifici alla promozione della ricerca didattica e su una meritoria iniziativa, di particolare interesse per la Didattica speciale delle Geoscienze (e non solo), realizzata dal Museo delle Scienze di Trento. Governare consapevolmente il rischio ambientale e fruire del patrimonio geologico in una prospettiva attenta alle istanze della sostenibilità rappresentano obiettivi strategici per le società del presente e del futuro, da perseguire con decisione e impegno, senza stancarsi: il volume offre, in tal senso, alcuni suggerimenti operativi concreti che, tuttavia, si prefiggono di stimolare nei sistemi formativi efficaci processi di autentica innovazione, con potenziali significative ricadute a beneficio di tutta la società.
2014
Geografie
9788860878724
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1188046
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