Il carcinoma ovarico è una delle principali cause di morte per cancro nelle donne. L'elevata mortalità è principalmente legata alla diagnosi tardiva, alla mancanza di un test di screening e all’insorgenza di chemioresistenza. I criteri prognostici e predittivi attualmente utilizzati non consentono di predire la recidiva e la responsività ai trattamenti. Risulta necessario identificare nuovi markers utilizzabili nella diagnosi precoce di questa neoplasia e nella selezione di pazienti affette da carcinoma ovarico candidabili a trattamenti personalizzati. Le moderne tecnologie utilizzate in biologia molecolare consentono di studiare il genoma e il trascrittoma. Il mio lavoro si è concentrato sullo studio del trascrittoma nelle pazienti affette da carcinoma ovarico avanzato (stadio III e IV) con l'obiettivo di identificare dei trascritti per distinguere le donne sane da quelle affette da neoplasia ovarica e in questo gruppo quelle con buona e cattiva prognosi. La tesi è articolata in tre parti: la prima parte consiste nell'analisi del miRNoma tissutale per identificare dei miRNA differenzialmente espressi tra le pazienti platino resistenti e sensibili,la seconda parte studia sempre i miRNA ma nel siero di donne sane e donne affette da cancro con l'obiettivo di trovare dei miRNA che possano essere utilizzati per la diagnosi precoce del trattamento,nel siero sono state anche ricercate differenze di espressione con correlazioni con la risposta al trattamento. Nella terza parte della tesi invece oltre ai miRNA abbiamo sequenziato l’intero trascrittoma di un piccolo gruppo di pazienti platino resistenti e di un gruppo analogo di pazienti platino sensibili per identificare trascritti differenzialmente espressi in questi due gruppi di pazienti. Le pazienti arruolate in questo studio sono pazienti affette da carcinoma ovarico avanzato sottoposte a chemioterapia a base di platino, appartengonenti a tre casistiche differenti omogenee per istotipo, stadio e trattamento chemioterapico di prima linea. Di esse è disponibile del tessuto tumorale fresco congelato e per due delle tre coorti anche il siero. Sono stati utilizzati i sieri di alcuni soggetti sani per la seconda parte della tesi. L'analisi del miRNoma è stata effettuata sulla prima coorte mediante microarrray e non evidenziato dei miRNA differenzialmente espressi con correlazioni con platino resistenza e sensibilità. Anche lo studio dei miRNA sierici non ha evidenziato miRNA differenzialmente espressi con valore predittivo o prognostico. Confrontando l'espressione dei miRNA sierici di donne sane e di donne affette da carcinoma ovarico abbiamo identificato in questo secondo gruppo un’aumentata espressione di 3 miRNA. Questi risultati sono stati validati anche in real time PCR confermando l’overespressione dei 3 miR nelle donne affette da carcinoma ovarico. L'ultima parte del lavoro prevedeva lo studio del trascrittoma mediante RNAseq,sono stati identificati in tutto 1371 trascritti differenzialmente espressi in queste pazienti. Gli esperimenti di validazione di questi trascritti mediante real time PCR non hanno avuto esito positivo. In conclusione non sono stati identificati miRNA tissutali e sierici con correlazione con la sensibilità al platino e la sopravvivenza, nel trascrittoma sono stati identificati numerosi trascritti differenzialmente espressi ma tali risultati non sono stati validati. Sono stati identificati 3 miRNA sierici differenzialmente espressi tra le pazienti affette da carcinoma ovarico e donne sane, essi potrebbero essere ulteriormente studiati per il loro utilizzo come marcatori di screening per la neoplasia ovarica, una patologia per cui ad oggi non è riconosciuto un test di screening efficace.

IDENTIFICAZIONE DI UNA FIRMA MOLECOLARE ASSOCIATA ALLA PROGNOSI E ALLA PLATINO SENSIBILITÀ IN PAZIENTI AFFETTE DA CARCINOMA OVARICO AVANZATO

FOTIA, VITTORIA
2017-03-09

Abstract

Il carcinoma ovarico è una delle principali cause di morte per cancro nelle donne. L'elevata mortalità è principalmente legata alla diagnosi tardiva, alla mancanza di un test di screening e all’insorgenza di chemioresistenza. I criteri prognostici e predittivi attualmente utilizzati non consentono di predire la recidiva e la responsività ai trattamenti. Risulta necessario identificare nuovi markers utilizzabili nella diagnosi precoce di questa neoplasia e nella selezione di pazienti affette da carcinoma ovarico candidabili a trattamenti personalizzati. Le moderne tecnologie utilizzate in biologia molecolare consentono di studiare il genoma e il trascrittoma. Il mio lavoro si è concentrato sullo studio del trascrittoma nelle pazienti affette da carcinoma ovarico avanzato (stadio III e IV) con l'obiettivo di identificare dei trascritti per distinguere le donne sane da quelle affette da neoplasia ovarica e in questo gruppo quelle con buona e cattiva prognosi. La tesi è articolata in tre parti: la prima parte consiste nell'analisi del miRNoma tissutale per identificare dei miRNA differenzialmente espressi tra le pazienti platino resistenti e sensibili,la seconda parte studia sempre i miRNA ma nel siero di donne sane e donne affette da cancro con l'obiettivo di trovare dei miRNA che possano essere utilizzati per la diagnosi precoce del trattamento,nel siero sono state anche ricercate differenze di espressione con correlazioni con la risposta al trattamento. Nella terza parte della tesi invece oltre ai miRNA abbiamo sequenziato l’intero trascrittoma di un piccolo gruppo di pazienti platino resistenti e di un gruppo analogo di pazienti platino sensibili per identificare trascritti differenzialmente espressi in questi due gruppi di pazienti. Le pazienti arruolate in questo studio sono pazienti affette da carcinoma ovarico avanzato sottoposte a chemioterapia a base di platino, appartengonenti a tre casistiche differenti omogenee per istotipo, stadio e trattamento chemioterapico di prima linea. Di esse è disponibile del tessuto tumorale fresco congelato e per due delle tre coorti anche il siero. Sono stati utilizzati i sieri di alcuni soggetti sani per la seconda parte della tesi. L'analisi del miRNoma è stata effettuata sulla prima coorte mediante microarrray e non evidenziato dei miRNA differenzialmente espressi con correlazioni con platino resistenza e sensibilità. Anche lo studio dei miRNA sierici non ha evidenziato miRNA differenzialmente espressi con valore predittivo o prognostico. Confrontando l'espressione dei miRNA sierici di donne sane e di donne affette da carcinoma ovarico abbiamo identificato in questo secondo gruppo un’aumentata espressione di 3 miRNA. Questi risultati sono stati validati anche in real time PCR confermando l’overespressione dei 3 miR nelle donne affette da carcinoma ovarico. L'ultima parte del lavoro prevedeva lo studio del trascrittoma mediante RNAseq,sono stati identificati in tutto 1371 trascritti differenzialmente espressi in queste pazienti. Gli esperimenti di validazione di questi trascritti mediante real time PCR non hanno avuto esito positivo. In conclusione non sono stati identificati miRNA tissutali e sierici con correlazione con la sensibilità al platino e la sopravvivenza, nel trascrittoma sono stati identificati numerosi trascritti differenzialmente espressi ma tali risultati non sono stati validati. Sono stati identificati 3 miRNA sierici differenzialmente espressi tra le pazienti affette da carcinoma ovarico e donne sane, essi potrebbero essere ulteriormente studiati per il loro utilizzo come marcatori di screening per la neoplasia ovarica, una patologia per cui ad oggi non è riconosciuto un test di screening efficace.
9-mar-2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1203318
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