The employer’s surveillance power has been submitted to a great evolution during the last 50 years. Despite in origin some limitations could be found only in the Republican Constitution or, however, in some general dispositions of the civil code, the situation changed with the Workers’ Statute: the first articles are directed in fact to create important limitations to the surveillance power, with a lot of guarantees for the workers. Article 4 especially created great limitations to the distance impersonal surveillance, namely the employer’s surveillance made with technological instruments; this disposition has been deeply rewritten by the Legislator with the “Jobs Act” Reform, with the intention of giving a solution to the different problems faced by academic professors and judges. The surveillance power has been object of important studies in France, too, where, despite a small number of articles, the courts played a great role for the implementation or the reduction of surveillance limits. The disconnection right is important, too, because it is directed to give to the employee the possibility of protection from illicit intrusions by the employer.

Il potere di controllo del datore di lavoro ha conosciuto una profonda evoluzione nel corso degli ultimi 50 anni. Se inizialmente alcuni limiti a tale potere potevano rinvenirsi solo nella Costituzione o, al più, all’interno di disposizioni generali del codice civile, la situazione è profondamente cambiata con l’entrata in vigore dello Statuto dei lavoratori: i primi articoli di tale impianto normativo sono infatti dedicati a fissare limiti al potere di controllo, prevedendo una serie di garanzie per i dipendenti occupati in azienda. In particolare, l’art. 4 Stat. è dedicato ad offrire un’importante limitazione ai controlli a distanza, ossia a quei controlli svolti dal datore di lavoro tramite impianti ed apparecchiature tecnologiche; tale norma è stata profondamente riscritta dal legislatore con la riforma del Jobs Act, con la quale si è cercato di dare soluzione agli annosi problemi che per lungo tempo hanno coinvolto dottrina e giurisprudenza. Il potere datoriale di controllo è stato oggetto di importanti studi pure nell’ordinamento giuridico francese, in cui, stante lo scarno dettato normativo, una funzione importante è stata svolta dalla giurisprudenza, che ha di volta in volta ampliato o ristretto i limiti al potere di controllo sulla base delle circostanze concrete. Di particolare interesse risulta altresì l’introduzione a livello legislativo del diritto alla disconnessione, finalizzato a consentire al lavoratore di sottrarsi da indebite intrusioni da parte del datore di lavoro pure al di fuori del contesto lavorativo.

Controlli impersonali e diritto alla riservatezza sul posto di lavoro

CONSONNI, GABRIELE
2019-02-12

Abstract

The employer’s surveillance power has been submitted to a great evolution during the last 50 years. Despite in origin some limitations could be found only in the Republican Constitution or, however, in some general dispositions of the civil code, the situation changed with the Workers’ Statute: the first articles are directed in fact to create important limitations to the surveillance power, with a lot of guarantees for the workers. Article 4 especially created great limitations to the distance impersonal surveillance, namely the employer’s surveillance made with technological instruments; this disposition has been deeply rewritten by the Legislator with the “Jobs Act” Reform, with the intention of giving a solution to the different problems faced by academic professors and judges. The surveillance power has been object of important studies in France, too, where, despite a small number of articles, the courts played a great role for the implementation or the reduction of surveillance limits. The disconnection right is important, too, because it is directed to give to the employee the possibility of protection from illicit intrusions by the employer.
12-feb-2019
Il potere di controllo del datore di lavoro ha conosciuto una profonda evoluzione nel corso degli ultimi 50 anni. Se inizialmente alcuni limiti a tale potere potevano rinvenirsi solo nella Costituzione o, al più, all’interno di disposizioni generali del codice civile, la situazione è profondamente cambiata con l’entrata in vigore dello Statuto dei lavoratori: i primi articoli di tale impianto normativo sono infatti dedicati a fissare limiti al potere di controllo, prevedendo una serie di garanzie per i dipendenti occupati in azienda. In particolare, l’art. 4 Stat. è dedicato ad offrire un’importante limitazione ai controlli a distanza, ossia a quei controlli svolti dal datore di lavoro tramite impianti ed apparecchiature tecnologiche; tale norma è stata profondamente riscritta dal legislatore con la riforma del Jobs Act, con la quale si è cercato di dare soluzione agli annosi problemi che per lungo tempo hanno coinvolto dottrina e giurisprudenza. Il potere datoriale di controllo è stato oggetto di importanti studi pure nell’ordinamento giuridico francese, in cui, stante lo scarno dettato normativo, una funzione importante è stata svolta dalla giurisprudenza, che ha di volta in volta ampliato o ristretto i limiti al potere di controllo sulla base delle circostanze concrete. Di particolare interesse risulta altresì l’introduzione a livello legislativo del diritto alla disconnessione, finalizzato a consentire al lavoratore di sottrarsi da indebite intrusioni da parte del datore di lavoro pure al di fuori del contesto lavorativo.
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