Esperienza decennale di un singolo centro nel trattamento del cancro gastrico

Il cancro gastrico è la quinta neoplasia più comune al mondo con 952.000 casi (6,8% del totale) e la terza maggiore causa di morte per cancro con 723.000 morti (8,8% del totale). L'incidenza di GC mostra una distribuzione diversa tra il nord e il sud Italia, con una maggiore incidenza nel nord e nel centro (rispettivamente 35,9 e 39,3 per 100.000 abitanti). Nei paesi occidentali la manifestazione del cancro gastrico è quasi sempre in stadio avanzato, a causa della scarsa sintomatologia negli stadi precoci. I casi non trattati risultano avere attualmente un tasso di sopravvivenza del 5% a 5 anni. Un trattamento combinato, di carattere chemioterapico e chirurgico si è dimostrato efficace anche in stadi avanzati, con una sopravvivenza globale a 5 anni del 36%. Lo scopo di questo studio è valutare con un’analisi retrospettiva i pazienti sottoposti a chirurgia per cancro gastrico tra il 2007 ed il 2017 in un singolo centro, confrontando i risultati chirurgici, il tipo di linfadenectomia, i margini di resezione, la localizzazione della neoplasia, la risposta alla chemioterapia perioperatoria, l’istologia della neoplasia, le caratteristiche del paziente e relazionandoli alla sopravvivenza. Tutti i pazienti sono andati incontro ad un workup preoperatorio in accordo con le linee guida NCCN eseguendo TC torace addome con mezzo di contrasto, gastroscopia con esame istologico, ecoendoscopia in base alla disponibilità della metodica) e valutati da un team multidisciplinare composto da chirurgo, oncologo, radiologo, anatomopatologo, radioterapista ed endoscopista. I criteri di esclusione sono stati definiti come segue: età minore di 18 anni, metastasi a distanza, trattamento con chemioterapia o radioterapia in anamesi (esclusa la terapia neoadiuvante perioperatoria), mancanza di una diagnosi patologica, gastrectomia palliativa o intervento di emergenza per sanguinamento, perforazione o occlusione.