Commemoratio antiquitatis exemplorumque prolatio: l'uso del passato nelle orazioni di Cicerone

Il progetto di ricerca sviluppato per il conseguimento del Dottorato in Scienze del testo letterario e musicale consiste in un'indagine dell'uso del passato nelle orazioni di Cicerone alla luce del contesto storico-culturale della tarda Repubblica romana, della vicenda politica ed esistenziale dell'autore e delle riflessioni teoriche da questi elaborate nell'arco della sua produzione retorica. Complessivamente, la tesi si presenta suddivisa in due sezioni ben distinte. La prima, più breve, funge da introduzione generale alla ricerca e si sofferma sugli aspetti teorici relativi alle forme e alle funzioni della comunicazione della memoria. Questa sezione introduttiva si articola a sua volta in due capitoli: mentre nel primo si passano in rassegna gli studi di matrice storica, sociologica e antropologica che nel corso del XX secolo hanno approfondito la dimensione socio-culturale della memoria, con particolare riguardo alle civiltà antica e a quella romana in particolare, il secondo approfondisce le riflessioni antiche sulle forme letterarie che hanno veicolato o inglobato al loro interno la narrazione del passato. La seconda parte della ricerca, più ampia, è invece interamente dedicata allo studio della concreta prassi di uso del passato nei discorsi di Cicerone. In questo caso la suddivisione della materia risponde a un criterio tematico: sono stati cioè selezionati quattro macro-temi (in particolare, la funzione "contrappresentistica" del passato, il ruolo del passato nella costruzione dell'ethos ciceroniano, la flessibilità nei confronti dell'insegnamento del passato e infine la contestazione e la rifondazione del valore di legittimazione e identità connesso all'uso pubblico del passato), ciascuno dei quali viene indagato in un singolo capitolo attraverso la lettura e l'interpretazione di un consistente insieme di testi estratti dall'intero corpus delle orazioni ciceroniane.