Questo corso si occupa dell'interazione tra il sistema cognitivo umano e internet. E' destinato ad un pubblico di non specialisti, e quindi semplifica la trattazione del sistema cognitivo (tuttavia, un'appendice bibliografica indica le principali pubblicazioni scientifiche consultate, per chi voglia approfondire). Le scienze e le neuroscienze cognitive studiano l’homo sapiens sapiens come sistema biologico adattivo di tipo reattivo e anticipatorio: cioè, come organismo plasmatosi anatomicamente e funzionalmente su un ambiente fisico e sociale (adattivo), costruendone modelli interni, non solo per essere in grado di reagire agli stimoli ambientali (reattivo), ma per anticiparli e prevederli (anticipatorio). Il cervello umano è identico a quello dei nostri progenitori del paleolitico superiore, sia nelle sue strutture anatomiche sia in quelle funzionali: si è adattato plasmandosi sul mondo fisico e naturale di allora, e su un ambiente sociale basato su piccoli gruppi di cacciatori-raccoglitori. Negli ultimi 20 anni, un tempo insignificante per l’evoluzione morfologica e funzionale della specie, è cresciuto a dismisura l’accesso ad un altro ambiente, del tutto nuovo, entro il quale ci “muoviamo” per molte ore al giorno: è il web. È ricchissimo di informazioni, e offre molte opportunità di miglioramento sia agli individui sia alla società. Ma non è l’ambiente a cui siamo biologicamente adattati. Come interagiscono i processi cognitivi con questo nuovo ambiente? In quali casi il loro funzionamento ci espone a qualche rischio? E quali sono questi rischi? Capire queste interazioni è importante per conoscere e circoscrivere alcuni aspetti deleteri del web, dal diffondersi delle fakenews , al ciberbullismo, alle dipendenze comportamentali, alla facilitazione della diffusione di estremismi. Video abstract qui: https://lms.federica.eu/enrol/index.php?id=230

Il sistema cognitivo umano nel web

paolo cherubini
2021-01-01

Abstract

Questo corso si occupa dell'interazione tra il sistema cognitivo umano e internet. E' destinato ad un pubblico di non specialisti, e quindi semplifica la trattazione del sistema cognitivo (tuttavia, un'appendice bibliografica indica le principali pubblicazioni scientifiche consultate, per chi voglia approfondire). Le scienze e le neuroscienze cognitive studiano l’homo sapiens sapiens come sistema biologico adattivo di tipo reattivo e anticipatorio: cioè, come organismo plasmatosi anatomicamente e funzionalmente su un ambiente fisico e sociale (adattivo), costruendone modelli interni, non solo per essere in grado di reagire agli stimoli ambientali (reattivo), ma per anticiparli e prevederli (anticipatorio). Il cervello umano è identico a quello dei nostri progenitori del paleolitico superiore, sia nelle sue strutture anatomiche sia in quelle funzionali: si è adattato plasmandosi sul mondo fisico e naturale di allora, e su un ambiente sociale basato su piccoli gruppi di cacciatori-raccoglitori. Negli ultimi 20 anni, un tempo insignificante per l’evoluzione morfologica e funzionale della specie, è cresciuto a dismisura l’accesso ad un altro ambiente, del tutto nuovo, entro il quale ci “muoviamo” per molte ore al giorno: è il web. È ricchissimo di informazioni, e offre molte opportunità di miglioramento sia agli individui sia alla società. Ma non è l’ambiente a cui siamo biologicamente adattati. Come interagiscono i processi cognitivi con questo nuovo ambiente? In quali casi il loro funzionamento ci espone a qualche rischio? E quali sono questi rischi? Capire queste interazioni è importante per conoscere e circoscrivere alcuni aspetti deleteri del web, dal diffondersi delle fakenews , al ciberbullismo, alle dipendenze comportamentali, alla facilitazione della diffusione di estremismi. Video abstract qui: https://lms.federica.eu/enrol/index.php?id=230
2021
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