Analizzare i segni tangibili e invisibili del Patrimonio permette di riconoscere e preservare la Memoria e la Storia all’interno dello spazio, trasformando i luoghi culturali in oggetti attivi che trasmettono e generano conoscenza in modo dinamico. La ricerca, focalizzata sulla riconfigurazione della realtà e sull’interazione tra prodotto digitale e utente, ha permesso di comprendere meglio gli aspetti ambientali di qualsiasi luogo del Patrimonio, trasformandoli in nuovi oggetti culturali intelligenti, grazie a soluzioni digitali altamente interattive. Il risultato è uno spazio fluido in cui è possibile archiviare informazioni di vario genere, preservando così la memoria di tutti i luoghi della memoria nel tempo, senza perdere valore. Le nuove tecnologie digitali consentono di accedere ai luoghi tangibili e invisibili del Patrimonio e di rivelarli nello spazio digitale, preservandone la memoria e diffondendone il valore culturale e storico. Inoltre, consentono di sviluppare narrazioni incentrate sull’utente, creando una strategia di valorizzazione inclusiva e flessibile. L’obiettivo della ricerca è quello di utilizzare vari strumenti tecnologici che stanno rapidamente conquistando il campo dell’archeologia. Non solo per definire nuovi protocolli metodologici basati sui dati di input, che consentono nuovi flussi di lavoro sperimentali nella ricerca collaborativa tra Rappresentazione, Archeologia e Informatica, ma anche per comprendere le diverse modalità di applicazione, facilitando così la formazione di un nuovo paradigma per l’interpretazione dei luoghi della memoria invisibili. A tal fine, le informazioni relative al significato dei segni che caratterizzano e descrivono la natura di un contesto invisibile vengono virtualmente formalizzate nello spazio digitale sotto forma di materiale infografico. Il processo grafico che trasforma il disegno digitale in un calcolo scenografico rappresentato da un modello 3D raggiunge il suo massimo livello programmatico quando è in grado di generare sistemi di interazione tra banche dati e supporti grafici. In questo modo, il disegno e le informazioni dialogano in una relazione bidirezionale. La rappresentazione digitale va oltre la mera trasposizione tridimensionale del bene e cerca di creare relazioni tra le diverse uscite della ricerca, sviluppando un sistema di comunicazione immediato, semplice ed efficace.

Svelare l'Invisibile. Modelli, ambientazioni e simulacri digitali per la narrazione della memoria e la fruizione virtuale del Patrimonio Invisibile

GALASSO, FRANCESCA
2023-07-17

Abstract

Analizzare i segni tangibili e invisibili del Patrimonio permette di riconoscere e preservare la Memoria e la Storia all’interno dello spazio, trasformando i luoghi culturali in oggetti attivi che trasmettono e generano conoscenza in modo dinamico. La ricerca, focalizzata sulla riconfigurazione della realtà e sull’interazione tra prodotto digitale e utente, ha permesso di comprendere meglio gli aspetti ambientali di qualsiasi luogo del Patrimonio, trasformandoli in nuovi oggetti culturali intelligenti, grazie a soluzioni digitali altamente interattive. Il risultato è uno spazio fluido in cui è possibile archiviare informazioni di vario genere, preservando così la memoria di tutti i luoghi della memoria nel tempo, senza perdere valore. Le nuove tecnologie digitali consentono di accedere ai luoghi tangibili e invisibili del Patrimonio e di rivelarli nello spazio digitale, preservandone la memoria e diffondendone il valore culturale e storico. Inoltre, consentono di sviluppare narrazioni incentrate sull’utente, creando una strategia di valorizzazione inclusiva e flessibile. L’obiettivo della ricerca è quello di utilizzare vari strumenti tecnologici che stanno rapidamente conquistando il campo dell’archeologia. Non solo per definire nuovi protocolli metodologici basati sui dati di input, che consentono nuovi flussi di lavoro sperimentali nella ricerca collaborativa tra Rappresentazione, Archeologia e Informatica, ma anche per comprendere le diverse modalità di applicazione, facilitando così la formazione di un nuovo paradigma per l’interpretazione dei luoghi della memoria invisibili. A tal fine, le informazioni relative al significato dei segni che caratterizzano e descrivono la natura di un contesto invisibile vengono virtualmente formalizzate nello spazio digitale sotto forma di materiale infografico. Il processo grafico che trasforma il disegno digitale in un calcolo scenografico rappresentato da un modello 3D raggiunge il suo massimo livello programmatico quando è in grado di generare sistemi di interazione tra banche dati e supporti grafici. In questo modo, il disegno e le informazioni dialogano in una relazione bidirezionale. La rappresentazione digitale va oltre la mera trasposizione tridimensionale del bene e cerca di creare relazioni tra le diverse uscite della ricerca, sviluppando un sistema di comunicazione immediato, semplice ed efficace.
17-lug-2023
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