Umberto Milani (Milano 1912 - 1969), pittore e scultore, è stato tra i protagonisti della temperie informale italiana ed è scomparso a soli cinquantasei anni, all’apice della maturità espressiva. Le tematiche sacre e religiose, anche in funzione liturgica, hanno costituito una parte considerevole della sua ricerca ma hanno spesso incontrato difficoltà e incomprensione. L’articolo rilegge questo capitolo dell’attività dell’artista, individuando un nucleo di opere pittoriche e scultoree eseguite in gran parte tra il 1955 e il 1957, mentre Milani è immerso nell’esplorazione della scultura parietale, che è riconosciuta come il portato più nuovo della sua ricerca. In quegli anni realizza l’Annunciata, la Pietà, la Via Crucis pittorica e quella plastica, il Cristo senza croce per la chiesa di Sant’Ildefonso a Milano e il Cristo parietale esposto nel 1958 nella sala personale alla Biennale di Venezia e, infine, la scultura Presenze, destinata in origine alla chiesa di San Gerolamo Emiliani a Cimiano ma presentata anche alla Biennale del 1962. Grazie alla consultazione di documenti d’archivio e all’analisi dei numerosi studi e bozzetti, l’articolo ricostruisce l’iter, non sempre compiuto, di particolari progetti di destinazione liturgica da lui ideati in collaborazione con alcuni protagonisti dell’architettura dell’epoca quali Luciano Baldessari e Carlo De Carli.

Umberto Milani e l’arte sacra e religiosa

Fontana, Sara
2021-01-01

Abstract

Umberto Milani (Milano 1912 - 1969), pittore e scultore, è stato tra i protagonisti della temperie informale italiana ed è scomparso a soli cinquantasei anni, all’apice della maturità espressiva. Le tematiche sacre e religiose, anche in funzione liturgica, hanno costituito una parte considerevole della sua ricerca ma hanno spesso incontrato difficoltà e incomprensione. L’articolo rilegge questo capitolo dell’attività dell’artista, individuando un nucleo di opere pittoriche e scultoree eseguite in gran parte tra il 1955 e il 1957, mentre Milani è immerso nell’esplorazione della scultura parietale, che è riconosciuta come il portato più nuovo della sua ricerca. In quegli anni realizza l’Annunciata, la Pietà, la Via Crucis pittorica e quella plastica, il Cristo senza croce per la chiesa di Sant’Ildefonso a Milano e il Cristo parietale esposto nel 1958 nella sala personale alla Biennale di Venezia e, infine, la scultura Presenze, destinata in origine alla chiesa di San Gerolamo Emiliani a Cimiano ma presentata anche alla Biennale del 1962. Grazie alla consultazione di documenti d’archivio e all’analisi dei numerosi studi e bozzetti, l’articolo ricostruisce l’iter, non sempre compiuto, di particolari progetti di destinazione liturgica da lui ideati in collaborazione con alcuni protagonisti dell’architettura dell’epoca quali Luciano Baldessari e Carlo De Carli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1480695
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