La tredicesima edizione delle Giornate filologiche al Collegio Ghislieri di Pavia torna sulla tradizione grammaticale, già oggetto della prima Giornata (Grammatica e grammatici latini: teoria ed esegesi, 5-6 aprile 2001) e adotta tuttavia un punto di vista particolare, illustrando il rapporto dei grammatici latini con la lingua greca, attraverso l'esame ad ampio raggio della riflessione dei latini stessi sulla propria lingua e la gestione teorica e quindi pratica della loro consapevolezza dei debiti linguistici col greco. I sei contributi raccolti in questo volume documentano la discussione fra editori di testi grammaticali, e le problematiche implicate sono apparse sensibilmente fondate sul confronto specialistico, sull’ispezione autoptica dei codici e sulla valutazione di prima mano delle caratteristiche della tradizione manoscritta, che sempre consentono visioni più circostanziate, proposte autorevoli e risoluzioni correttamente fondate. Ancora, troviamo inevitabilmente (e virtuosamente) collegate le due branche della cura grammaticale dei testi, e cioè il versante teorico e quello esegetico, cui si aggiunge anche l’attività dei grammatici stessi in veste di glossografi, restituendo un'immagine a tutto tondo dell’attività dei grammatici antichi.
Introduzione
F. Gasti
2023-01-01
Abstract
La tredicesima edizione delle Giornate filologiche al Collegio Ghislieri di Pavia torna sulla tradizione grammaticale, già oggetto della prima Giornata (Grammatica e grammatici latini: teoria ed esegesi, 5-6 aprile 2001) e adotta tuttavia un punto di vista particolare, illustrando il rapporto dei grammatici latini con la lingua greca, attraverso l'esame ad ampio raggio della riflessione dei latini stessi sulla propria lingua e la gestione teorica e quindi pratica della loro consapevolezza dei debiti linguistici col greco. I sei contributi raccolti in questo volume documentano la discussione fra editori di testi grammaticali, e le problematiche implicate sono apparse sensibilmente fondate sul confronto specialistico, sull’ispezione autoptica dei codici e sulla valutazione di prima mano delle caratteristiche della tradizione manoscritta, che sempre consentono visioni più circostanziate, proposte autorevoli e risoluzioni correttamente fondate. Ancora, troviamo inevitabilmente (e virtuosamente) collegate le due branche della cura grammaticale dei testi, e cioè il versante teorico e quello esegetico, cui si aggiunge anche l’attività dei grammatici stessi in veste di glossografi, restituendo un'immagine a tutto tondo dell’attività dei grammatici antichi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.