La proposta del progetto si fonda sul recupero dei valori esistenti e sulla riqualificazione urbanistica e funzionale in modo da rinsaldare maggiormente le intense relazioni tra Policlinico, Università e Città, in relazione alla posizione di cerniera dell'area stessa. Si intende quindi riavvicinare l’area ospedaliera e quella universitaria, decisamente affini a livello di utenza; nei riguardi della città, si propone di creare un fronte pubblico che, attraverso le nuove funzioni, si relazioni con l’intorno e in genere con il tessuto urbano, eliminando i confini di un ambito chiuso in se stesso. Questo impostazione progettuale pertanto porta concretamente a migliorare le possibilità di attribuire agli edifici funzioni nuove e integrate con quelle dell’intorno. L’Ospedale si apre quindi alla Città permettendo la fruizione dei propri spazi, razionalizzando nel contempo i percorsi attraverso una suddivisione ordinata dei flussi pedonali, ciclabili e veicolari. L’idea progettuale proposta porta quindi a rileggere l’assetto originario del Policlinico con una nuova organizzazione del verde differenziato a seconda dell’utilizzo: in verde pubblico, nell’area di confine tra la Città e l’Università, in verde privato, in corrispondenza delle corti interne create dalla morfologia a pettine dei padiglioni esistenti. Il progetto del verde è basato sul rispetto delle essenze preesistenti, caratterizzate da un alto valore qualitativo. L’elemento unificatore del progetto diventa quindi la definizione dello spazio pubblico, delle zone verdi e della distinzione dei diversi percorsi, rapportati alle diverse funzioni che verranno ospitate nei padiglioni, in modo da conferire loro riconoscibilità, razionalità ed ordine.
Concorso Internazionale di Idee per il recupero, con la riconversione ad altra destinazione, di un complesso di padiglioni ospedalieri del Policlinico San Matteo di Pavia
BESANA, DANIELA;CASUBOLO, GIANCARLO;BERAGHI, LUCA;
2005-01-01
Abstract
La proposta del progetto si fonda sul recupero dei valori esistenti e sulla riqualificazione urbanistica e funzionale in modo da rinsaldare maggiormente le intense relazioni tra Policlinico, Università e Città, in relazione alla posizione di cerniera dell'area stessa. Si intende quindi riavvicinare l’area ospedaliera e quella universitaria, decisamente affini a livello di utenza; nei riguardi della città, si propone di creare un fronte pubblico che, attraverso le nuove funzioni, si relazioni con l’intorno e in genere con il tessuto urbano, eliminando i confini di un ambito chiuso in se stesso. Questo impostazione progettuale pertanto porta concretamente a migliorare le possibilità di attribuire agli edifici funzioni nuove e integrate con quelle dell’intorno. L’Ospedale si apre quindi alla Città permettendo la fruizione dei propri spazi, razionalizzando nel contempo i percorsi attraverso una suddivisione ordinata dei flussi pedonali, ciclabili e veicolari. L’idea progettuale proposta porta quindi a rileggere l’assetto originario del Policlinico con una nuova organizzazione del verde differenziato a seconda dell’utilizzo: in verde pubblico, nell’area di confine tra la Città e l’Università, in verde privato, in corrispondenza delle corti interne create dalla morfologia a pettine dei padiglioni esistenti. Il progetto del verde è basato sul rispetto delle essenze preesistenti, caratterizzate da un alto valore qualitativo. L’elemento unificatore del progetto diventa quindi la definizione dello spazio pubblico, delle zone verdi e della distinzione dei diversi percorsi, rapportati alle diverse funzioni che verranno ospitate nei padiglioni, in modo da conferire loro riconoscibilità, razionalità ed ordine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.