Nel proemio della sua opera maggiore, Procopio esalta i nuovi arcieri a cavallo bizantini, rivendicandone l'efficacia in combattimento. L'articolo ripercorre la difficile accettazione dell'arco, considerato un'arma sleale, nella storia della guerra greca e romana, evidenziando la decisiva trasformazione della mentalità, oltre che della tattica militare, che si manifsta in epoca protobizantina.
Scheda prodotto non validato
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo
Titolo: | L’arco e la spada. Procopio e il nuovo esercito bizantino | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2004 | |
Rivista: | ||
Abstract: | Nel proemio della sua opera maggiore, Procopio esalta i nuovi arcieri a cavallo bizantini, rivendicandone l'efficacia in combattimento. L'articolo ripercorre la difficile accettazione dell'arco, considerato un'arma sleale, nella storia della guerra greca e romana, evidenziando la decisiva trasformazione della mentalità, oltre che della tattica militare, che si manifsta in epoca protobizantina. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11571/101244 | |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.