La riforma costituzionale del 2001 ha inciso anche sulla allocazione delle funzioni amministrative. Il nuovo art. 118 ha consacrato il principio della preferenza per il Comune, quale livello di amministrazione, e il principio di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza, quale criterio per il riparto delle attribuzioni amministrative. Siffatte novità dovrebbero determinare una progressiva erosione degli ambiti di intervento soprattutto dell’amministrazione statale e, altresì, di quella regionale. Questo saggio, quindi, si prefigge l’obiettivo di illustrare le implicazioni che su questo versante la riforma potrà produrre sul ricorso, da parte dello Stato e delle Regioni, delle leggi in luogo di provvedimento amministrativo. A tal fine, sono analizzati i seguenti profili: Le leggi provvedimento nell’evoluzione dell’ordinamento giuridico italiano. Il tramonto del parallelismo tra funzione legislativa e poteri amministrativi. Una prima interpretazione: sussidiarietà verticale e declino delle leggi provvedimento. Una interpretazione alternativa: sussidiarietà verticale e promozione delle leggi provvedimento. Leggi provvedimento, principio di legalità, riserva di amministrazione: in particolare, esiste una riserva di amministrazione locale? Leggi provvedimento e potere sostitutivo. Il principio di sussidiarietà verticale come ulteriore limite idoneo a condizionare la legittimità delle leggi provvedimento.

Leggi provvedimento e sussidiarietà verticale: la cura concreta degli interessi pubblici tra l'attività legislativa, statale e regionale, e l'amministrazione locale

CAMERLENGO, QUIRINO
2004-01-01

Abstract

La riforma costituzionale del 2001 ha inciso anche sulla allocazione delle funzioni amministrative. Il nuovo art. 118 ha consacrato il principio della preferenza per il Comune, quale livello di amministrazione, e il principio di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza, quale criterio per il riparto delle attribuzioni amministrative. Siffatte novità dovrebbero determinare una progressiva erosione degli ambiti di intervento soprattutto dell’amministrazione statale e, altresì, di quella regionale. Questo saggio, quindi, si prefigge l’obiettivo di illustrare le implicazioni che su questo versante la riforma potrà produrre sul ricorso, da parte dello Stato e delle Regioni, delle leggi in luogo di provvedimento amministrativo. A tal fine, sono analizzati i seguenti profili: Le leggi provvedimento nell’evoluzione dell’ordinamento giuridico italiano. Il tramonto del parallelismo tra funzione legislativa e poteri amministrativi. Una prima interpretazione: sussidiarietà verticale e declino delle leggi provvedimento. Una interpretazione alternativa: sussidiarietà verticale e promozione delle leggi provvedimento. Leggi provvedimento, principio di legalità, riserva di amministrazione: in particolare, esiste una riserva di amministrazione locale? Leggi provvedimento e potere sostitutivo. Il principio di sussidiarietà verticale come ulteriore limite idoneo a condizionare la legittimità delle leggi provvedimento.
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