Critica alla decisione della Corte costituzionale, che ha negato l’ammissibilità del conflitto di attribuzioni tra il comitato promotore di un referendum per l’abrogazione di una legge provinciale (in tema di edilizia abitativa) e la regione Trentino-Alto Adige. Il mancato riconoscimento dei requisiti soggettivi contrasta con un precedente orientamento dei giudici costituzionali. La nozione di “Stato” può essere estesa anche allo stato- comunità, per consentire la risoluzioni di conflitti non altrimenti giustiziabili – La modifica delle “regole del gioco a partita già iniziata” in materia referendaria da parte del Consiglio regionale del TAA contrasta con i diritti politici dei cittadini e, in particolare, con quello della “certezza del referendum”.
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Titolo: | Rigore definitorio e "ingiustiziabilità" di un conflitto |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 1979 |
Rivista: | |
Abstract: | Critica alla decisione della Corte costituzionale, che ha negato l’ammissibilità del conflitto di attribuzioni tra il comitato promotore di un referendum per l’abrogazione di una legge provinciale (in tema di edilizia abitativa) e la regione Trentino-Alto Adige. Il mancato riconoscimento dei requisiti soggettivi contrasta con un precedente orientamento dei giudici costituzionali. La nozione di “Stato” può essere estesa anche allo stato- comunità, per consentire la risoluzioni di conflitti non altrimenti giustiziabili – La modifica delle “regole del gioco a partita già iniziata” in materia referendaria da parte del Consiglio regionale del TAA contrasta con i diritti politici dei cittadini e, in particolare, con quello della “certezza del referendum”. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11571/103220 |
Appare nelle tipologie: | 1.4 Nota a sentenza |