L’idea di ricostruire lo statuto costituzionale del minore d’età muove dalla considerazione, ampiamente suffragata dai documenti internazionali ed europei, per cui il fanciullo è, anzitutto, una persona, titolare di diritti al pari dell’adulto. Il riconoscimento della soggettività giuridica del minore d’età non esclude, tuttavia, la peculiarità della sua condizione di personalità in divenire, come tale destinataria di protezione. La consapevolezza della “doppia anima” del minore, come persona in fieri, è la premessa su cui l’opera ricostruisce il presente statuto: accanto a situazioni giuridiche soggettive che riflettono spiccate esigenze di protezione, vi sono posizioni che esprimono la sua pretesa di autodeterminarsi, ossia il suo bisogno di diventare protagonista attivo delle proprie scelte di vita. In generale, fra le posizioni che denotano un intenso bisogno di protezione si collocano i diritti spettanti al minore all’interno della sua famiglia e nei rapporti con le istituzioni (il pensiero va, anzitutto, al mondo della scuola e della giustizia). Fra le principali manifestazioni dell’esigenza di autodeterminazione s’inseriscono i diritti che attengono alla vita, alla salute e all’integrità fisica; i diritti concernenti alla sfera della privacy; la libertà di manifestazione del pensiero e il diritto all’ascolto; la libertà di coscienza e di religione; i diritti di riunione e di associazione e i diritti che sono riconosciuti al minore nel settore del lavoro. L’opera passa in rassegna le principali situazioni giuridiche soggettive imputabili al minore, nella sua duplice dimensione di destinatario di protezione e di soggetto autonomo di diritti, ponendo in rilievo la necessità che l’ordinamento offra risposte flessibili e individualizzate, capaci di mediare fra le molteplici esigenze che entrano in gioco nel caso concreto.

Lo statuto costituzionale del minore d'età

MATUCCI, GIUDITTA
2015-01-01

Abstract

L’idea di ricostruire lo statuto costituzionale del minore d’età muove dalla considerazione, ampiamente suffragata dai documenti internazionali ed europei, per cui il fanciullo è, anzitutto, una persona, titolare di diritti al pari dell’adulto. Il riconoscimento della soggettività giuridica del minore d’età non esclude, tuttavia, la peculiarità della sua condizione di personalità in divenire, come tale destinataria di protezione. La consapevolezza della “doppia anima” del minore, come persona in fieri, è la premessa su cui l’opera ricostruisce il presente statuto: accanto a situazioni giuridiche soggettive che riflettono spiccate esigenze di protezione, vi sono posizioni che esprimono la sua pretesa di autodeterminarsi, ossia il suo bisogno di diventare protagonista attivo delle proprie scelte di vita. In generale, fra le posizioni che denotano un intenso bisogno di protezione si collocano i diritti spettanti al minore all’interno della sua famiglia e nei rapporti con le istituzioni (il pensiero va, anzitutto, al mondo della scuola e della giustizia). Fra le principali manifestazioni dell’esigenza di autodeterminazione s’inseriscono i diritti che attengono alla vita, alla salute e all’integrità fisica; i diritti concernenti alla sfera della privacy; la libertà di manifestazione del pensiero e il diritto all’ascolto; la libertà di coscienza e di religione; i diritti di riunione e di associazione e i diritti che sono riconosciuti al minore nel settore del lavoro. L’opera passa in rassegna le principali situazioni giuridiche soggettive imputabili al minore, nella sua duplice dimensione di destinatario di protezione e di soggetto autonomo di diritti, ponendo in rilievo la necessità che l’ordinamento offra risposte flessibili e individualizzate, capaci di mediare fra le molteplici esigenze che entrano in gioco nel caso concreto.
2015
Pubblicazioni della Università di Pavia. Studi nelle Scienze giuridiche e sociali. Nuova Serie.
978-88-13-35231-8
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1090789
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact