I saggi raccolti nel volume illustrano alcuni aspetti della riflessione che in epoca medievale è stata compiuta su ciò che è variamente definito come passioni, affetti, affezioni, perturbazioni, moti dell’anima. Per quanto scritti in tempi e occasioni diverse, i saggi raccolti nel volume si fondano tutti sulla convinzione che l’introduzione del Cristianesimo, la religione del Dio incarnato, che assume tutte le passioni dell’uomo e che salva l’uomo attraverso la sua Passione, abbia determinato un cambiamento di paradigma nella considerazione delle passioni rispetto al mondo antico. Questa specificità medievale nell’approccio al tema delle passioni fa si sì che il discorso dei medievali su questo tema si disponga a livelli diversi: un livello teorico, su cui si collocano le analisi dei filosofi e, soprattutto, dei teologi impegnati in un’analisi psicologica dei moti passionali funzionale a un discorso morale; un livello pragmatico, presente in opere pastorali e devozionali, talora legate all’esperienza mistica, nel quale si riflette e si dettano le regole per un buon uso della passioni ai fini della salvezza. Su questa base, il volume si divide in quattro parti: nella prima si prendono in esame i testi di tre autori, Agostino, Cassiano e Gregorio Magno, che più di altri hanno contribuito alla costruzione del paradigma medievale delle passioni segnando una distanza rispetto alla riflessione degli antichi; nella seconda, sono analizzate le teorie delle passioni presenti nei testi del secolo XIII (in particolare Guglielmo di Alvernia, Alberto Magno e Tommaso d’Aquino) dove è evidente l’influenza della tradizione greca e araba; la terza parte affronta la questione della dimensione morale delle passioni, indagata in relazione ai sistemi di vizi e virtù e in alcune passioni particolari, come il piacere, il dolore, la paura, la vergogna; nella quarta l’attenzione è rivolta al buon uso delle passioni nella retorica religiosa, nella penitenza , nella devozione religiosa. I due saggi iniziali, dedicati ad Agostino, Cassiano e Gregorio Magno, sono stati scritti appositamente per questo volume, gli altri erano già stati pubblicati in precedenza. I testi sono stati comunque rivisti, la bibliografia aggiornata, eliminate nei limiti del possibile le ripetizioni; è stata inoltre approntata una rete di richiami interni e compilata una bibliografia finale in cui compaiono tutti i testi e gli studi citati nei singoli contributi.

Passioni dell'anima. Teorie e usi degli affetti nella cultura medievale

CASAGRANDE, CARLA;
2015-01-01

Abstract

I saggi raccolti nel volume illustrano alcuni aspetti della riflessione che in epoca medievale è stata compiuta su ciò che è variamente definito come passioni, affetti, affezioni, perturbazioni, moti dell’anima. Per quanto scritti in tempi e occasioni diverse, i saggi raccolti nel volume si fondano tutti sulla convinzione che l’introduzione del Cristianesimo, la religione del Dio incarnato, che assume tutte le passioni dell’uomo e che salva l’uomo attraverso la sua Passione, abbia determinato un cambiamento di paradigma nella considerazione delle passioni rispetto al mondo antico. Questa specificità medievale nell’approccio al tema delle passioni fa si sì che il discorso dei medievali su questo tema si disponga a livelli diversi: un livello teorico, su cui si collocano le analisi dei filosofi e, soprattutto, dei teologi impegnati in un’analisi psicologica dei moti passionali funzionale a un discorso morale; un livello pragmatico, presente in opere pastorali e devozionali, talora legate all’esperienza mistica, nel quale si riflette e si dettano le regole per un buon uso della passioni ai fini della salvezza. Su questa base, il volume si divide in quattro parti: nella prima si prendono in esame i testi di tre autori, Agostino, Cassiano e Gregorio Magno, che più di altri hanno contribuito alla costruzione del paradigma medievale delle passioni segnando una distanza rispetto alla riflessione degli antichi; nella seconda, sono analizzate le teorie delle passioni presenti nei testi del secolo XIII (in particolare Guglielmo di Alvernia, Alberto Magno e Tommaso d’Aquino) dove è evidente l’influenza della tradizione greca e araba; la terza parte affronta la questione della dimensione morale delle passioni, indagata in relazione ai sistemi di vizi e virtù e in alcune passioni particolari, come il piacere, il dolore, la paura, la vergogna; nella quarta l’attenzione è rivolta al buon uso delle passioni nella retorica religiosa, nella penitenza , nella devozione religiosa. I due saggi iniziali, dedicati ad Agostino, Cassiano e Gregorio Magno, sono stati scritti appositamente per questo volume, gli altri erano già stati pubblicati in precedenza. I testi sono stati comunque rivisti, la bibliografia aggiornata, eliminate nei limiti del possibile le ripetizioni; è stata inoltre approntata una rete di richiami interni e compilata una bibliografia finale in cui compaiono tutti i testi e gli studi citati nei singoli contributi.
2015
Micrologus' Library
9788884506542
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