L'impostazione storiografica tradizionale, che intende la nascita del Digesto come un'operazione (in tutto o in parte) fuori sintonia rispetto alle correnti pratiche dell'epoca giustinianea, e frutto di una spinta quasi anacronistica degli ambienti scolastici, non è idonea a rendere la complessità della situazione politica e della cultura giuridica che sottende e spiega l'iniziativa giustinianea. Una storia degli studi mostra che si tratta di un interpretazione che risente del modello offerto dalla rinascita bolognese del diritto romano, e della scissione fra prassi e scuola, quest'ultima principale artefice del rinnovato studio del Digesto nell'XI-XII secolo. Anche le categorie del "classicismo" e "arcaismo", importate nella storia giuridica nel primo Novecento e utilizzate tuttora per spiegare l'ideologia dei giuristi giustinianei appaiono inadeguate e condizionanti. Dopo la critica delle categorie, la ricerca raccoglie l'elenco dei testimoni su papiro e pergamena di scritti di giuristi classici o di commenti (greci o latini o grecolatini) a scritti di giuristi classici, circolanti fra il II e il VI secolo, di cui presenta la prima tipologia per genere finora disponibile. La documentazione mostra la persistenza della copia, trasmissione e uso degli scritti giurisprudenziali nei tre secoli che precedono la compilazione del Digesto.
Costantinopoli non è Bologna. La nascita del Digesto fra storiografia e storia
MANTOVANI, DARIO GIUSEPPE
2014-01-01
Abstract
L'impostazione storiografica tradizionale, che intende la nascita del Digesto come un'operazione (in tutto o in parte) fuori sintonia rispetto alle correnti pratiche dell'epoca giustinianea, e frutto di una spinta quasi anacronistica degli ambienti scolastici, non è idonea a rendere la complessità della situazione politica e della cultura giuridica che sottende e spiega l'iniziativa giustinianea. Una storia degli studi mostra che si tratta di un interpretazione che risente del modello offerto dalla rinascita bolognese del diritto romano, e della scissione fra prassi e scuola, quest'ultima principale artefice del rinnovato studio del Digesto nell'XI-XII secolo. Anche le categorie del "classicismo" e "arcaismo", importate nella storia giuridica nel primo Novecento e utilizzate tuttora per spiegare l'ideologia dei giuristi giustinianei appaiono inadeguate e condizionanti. Dopo la critica delle categorie, la ricerca raccoglie l'elenco dei testimoni su papiro e pergamena di scritti di giuristi classici o di commenti (greci o latini o grecolatini) a scritti di giuristi classici, circolanti fra il II e il VI secolo, di cui presenta la prima tipologia per genere finora disponibile. La documentazione mostra la persistenza della copia, trasmissione e uso degli scritti giurisprudenziali nei tre secoli che precedono la compilazione del Digesto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.