Secondo l’interpretazione prevalente, i quattro madrigali assumono nei Rerum vulgarium fragmenta la funzione di pausa lirica estrinseca, che spezza il ritmo della narrazione. Il loro linguaggio altamente evocativo e stratificato suggerisce tuttavia una diversa lettura complessiva, che scorge dietro le quinte del registro erotico un possibile valore allegorico. La loro collocazione nel macrotesto, visto nella sua duplice temporalità, autobiografica e celebrativa, si rivela significativa in rapporto ad alcune tappe cruciali del percorso di autocoscienza del protagonista e a momenti dell’anno liturgico in cui prevale il simbolismo della (ri)nascita. A margine, si propone anche una nuova valutazione delle figure di lettere insite nei sonetti 5 e 25, a cui si aggiunge l’inedito doppio telestico individuato nel madrigale 106.
Laureta novata. L’alieniloquium nei madrigali dei «Rerum vulgarium fragmenta» (parte seconda)
LANNUTTI, MARIA SOFIA
2015-01-01
Abstract
Secondo l’interpretazione prevalente, i quattro madrigali assumono nei Rerum vulgarium fragmenta la funzione di pausa lirica estrinseca, che spezza il ritmo della narrazione. Il loro linguaggio altamente evocativo e stratificato suggerisce tuttavia una diversa lettura complessiva, che scorge dietro le quinte del registro erotico un possibile valore allegorico. La loro collocazione nel macrotesto, visto nella sua duplice temporalità, autobiografica e celebrativa, si rivela significativa in rapporto ad alcune tappe cruciali del percorso di autocoscienza del protagonista e a momenti dell’anno liturgico in cui prevale il simbolismo della (ri)nascita. A margine, si propone anche una nuova valutazione delle figure di lettere insite nei sonetti 5 e 25, a cui si aggiunge l’inedito doppio telestico individuato nel madrigale 106.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.