Il saggio esamina dal punto di vista istituzionale e disciplinare la facoltà di Filosofia dell'Università di Pavia nel Settecento asburgico. Regolata inizialmente dal Piano di Direzione e dal Piano scientifico, la facoltà di Filosofia comprende un gruppo di discipline umanistiche, filosofiche e scientifiche destinate per i corsi di studio che l'ateneo fornisce, inizialmente Legge e Medicina, a cui in un secondo momento si aggiungono Ingegneria-architettura e Agrimensura. Si indagano le dinamiche che, anche in correlazione con la riorganizzazione degli studi ginnasiali, condussero alla costituzione e al complesso sviluppo della facoltà nel periodo teresiano e giuseppino. Si concentra l'attenzione soprattutto sui contenuti della fisica e della matematica, considerando diversi esiti importanti che queste discipline hanno sul piano della ricerca ma evidenziando d'altro canto anche le tensioni e le limitazioni che subiscono in un contesto istituzionale e didattico così articolato. Si considera lo sviluppo dei laboratori e dei gabinetti scientifici e si esaminano le carriere dei professori, la laicizzazione del loro ruolo, l'avvio alla figura professionale dello scienziato e lo sviluppo dell'ingegneria come professione scientifica.
La Facoltà di Filosofia
FERRARESI, ALESSANDRA
;FREGONESE, LUCIO
2015-01-01
Abstract
Il saggio esamina dal punto di vista istituzionale e disciplinare la facoltà di Filosofia dell'Università di Pavia nel Settecento asburgico. Regolata inizialmente dal Piano di Direzione e dal Piano scientifico, la facoltà di Filosofia comprende un gruppo di discipline umanistiche, filosofiche e scientifiche destinate per i corsi di studio che l'ateneo fornisce, inizialmente Legge e Medicina, a cui in un secondo momento si aggiungono Ingegneria-architettura e Agrimensura. Si indagano le dinamiche che, anche in correlazione con la riorganizzazione degli studi ginnasiali, condussero alla costituzione e al complesso sviluppo della facoltà nel periodo teresiano e giuseppino. Si concentra l'attenzione soprattutto sui contenuti della fisica e della matematica, considerando diversi esiti importanti che queste discipline hanno sul piano della ricerca ma evidenziando d'altro canto anche le tensioni e le limitazioni che subiscono in un contesto istituzionale e didattico così articolato. Si considera lo sviluppo dei laboratori e dei gabinetti scientifici e si esaminano le carriere dei professori, la laicizzazione del loro ruolo, l'avvio alla figura professionale dello scienziato e lo sviluppo dell'ingegneria come professione scientifica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.